"Se fosse ipotesi in corso di valutazione sreve comunicazione formale" Roma, 10 dic. (askanews) - "Chiediamo al Governo di chiarire quale sia la sua valutazione sul possibile trasferimento della partecipazione di Anas dal gruppo Ferrovie dello Stato al ministero dell'Economia e delle Finanze e quali conseguenze giuridiche, economiche e occupazionali deriverebbero da tale scelta". Lo dichiarano in una nota Marco Simiani, Anthony Barbagallo, Ubaldo Pagano e Andrea Casu, rispettivamente capigruppo del Partito democratico nelle commissioni Ambiente, Trasporti e Bilancio della Camera, e vicepresidente della commissione Trasporti della Camera, che hanno presentato un'interrogazione al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti sul possibile scorporo di Anas da Fs e Antonio Misiani, senatore Pd e responsabile Economia del Partito democratico. "Il Partito democratico - spiegano - ha sempre considerato fondamentale il ruolo pubblico di Anas nella programmazione e nello sviluppo della rete stradale nazionale. Negli ultimi anni abbiamo sostenuto il significativo processo di trasferimento di nuove strade da parte delle Regioni, un percorso che richiede una visione chiara e risorse adeguate. Per questo chiediamo al governo di esplicitare cosa intende fare in relazione all'emendamento presentato da Fratelli d'Italia alla legge di bilancio, che apre la strada a un possibile scorporo di Anas da Ferrovie dello Stato, senza però indicare alcuna strategia complessiva né chiarire quali investimenti si intendano garantire". Continuano i parlamentari Pd: "Non è stato ancora spiegato, né dal ministro Salvini né dal governo, come si intendano assicurare non solo le opere previste nell'attuale contratto di programma, ma anche la tutela dell'occupazione e delle competenze che rappresentano un patrimonio essenziale per il Paese. Allo stesso modo permangono dubbi sulle procedure di rinnovo, che il Governo ha intrapreso, per la concessione ad Anas per i prossimi quarant'anni: nonostante i ripetuti atti parlamentari da noi presentati, la risposta del governo è sempre stata quella del presunto allineamento automatico con l'Europa, senza però che vi sia stato alcun effettivo riscontro". Concludono i parlamentari democratici: "Se lo scorporo fosse realmente in corso di valutazione, è indispensabile una comunicazione formale alle commissioni competenti, nel pieno rispetto della normativa europea, dei principi di trasparenza e concorrenza e con la garanzia di tutti i livelli occupazionali".