"Come hanno evidenziato l'Uncem e le altre associazioni degli enti locali nel corso delle audizioni in Parlamento, anche questa manovra manca di stanziamenti concreti per la montagna e le aree interne. Condividiamo la necessità di mettere in campo un aumento considerevole del Fondo per lo Sviluppo della Montagna Italiana, di rifinanziare le strategie per le green community deciso dal PNRR e il Fondo per il contrasto al dissesto idrogeologico". Così il deputato dem, Marco Sarracino, responsabile coesione della segreteria nazionale, e Marco Niccolai, responsabile dipartimento aree interne del Pd. "La vicenda dell'Iva sul pellet, ritornata al 22% nonostante le promesse del Governo, così come l'aliquota Iva sugli interventi sul dissesto idrogeologico che l'esecutivo non vuole portare al 4% come chiedono gli enti locali, completano il quadro: la destra - proseguono - si riempie la bocca parlando di montagna e aree interne ma non mette un euro in più rispetto ai Governi precedenti. Anzi, proprio da quei fondi preleva risorse a scapito di enti locali e Regioni. A queste considerazioni, si aggiunge l'allarme proveniente da numerosi sindaci che giustamente protestano per i nuovi criteri di classificazione per i comuni introdotti da Calderoli nella legge per la montagna. Criteri che rischiano di escludere moltissimi degli enti locali che attualmente sono classificati come montani. I tre anni di Governo Meloni sono stati tre anni di chiacchiere e zero risorse in più sulla montagna e le aree interne. La manovra di bilancio può però essere l'occasione giusta per invertire la tendenza, e per questo il PD ha presentato numerosi emendamenti per sostenere le aree interne. Aspettiamo con ansia di conoscere la posizione della destra".