"Il governo, rispondendo alla nostra interrogazione in commissione Ambiente sui progetti di raccolta delle bottiglie di plastica monouso finanziati con il PNRR e il raggiungimento degli obiettivi europei, ha fatto il gioco delle tre carte mischiando dati e percentuali per creare volutamente confusione. Noi avevamo chiesto di conoscere i dati aggiornati relativi alla raccolta di bottiglie di plastica attraverso gli ecocompattatori, ed il relativo contributo ai tassi complessivi di raccolta per conseguire gli obiettivi UE, ma il governo ci ha risposto solo con la percentuale di materiali riciclabili raccolti in tali ecocompattatori, nel tentativo di magnificare dei risultati invece deludenti. Inoltre, gioca con le interpretazioni delle norme europee, citando deroghe, che tuttavia dalla lettura del Regolamento europeo sugli imballaggi sarebbero solo temporanee e non esentano dal conseguimento dell'obiettivo finale del 90%, di fatto facendoci solo perdere tempo. Questo atteggiamento di chiusura è molto pericoloso perché il sistema di deposito cauzionale (DRS) è al momento l'unica strategia efficace per raggiungere l'obiettivo europeo vincolante di raccolta del 90% di bottiglie di plastica e lattine al 2029. Il fatto che ben 17 paesi europei lo abbiano già implementato e diversi altri hanno già annunciato la sua introduzione è eloquente. L'Italia rischia di perdere leadership nell'economia circolare e rimanere indietro con numerose conseguenze: spesa pubblica per la plastic tax, costi che gravano sui comuni per gestire il littering, gas serra da incenerimento delle plastiche e relativi costi riversati sulla collettività. Come Partito democratico abbiamo lavorato ad una proposta di legge a prima firma Roggiani per chiedere di introdurre quanto prima un sistema di deposito cauzionale in Italia". Così i deputati del Pd Evi, Simiani, Curti, Ferrari e Roggiani.