Oggi a Bruxelles, con i colleghi della delegazione parlamentare NATO, abbiamo riabbracciato Svetlana Tikhanovskaya, leader nazionale della Belarus e Capo del Gabinetto
di transizione della Belarus.
Pochi giorni fa, suo marito, Siarhei Tikhanovsky, è stato finalmente rilasciato dopo cinque anni di prigionia. Per oltre due anni e mezzo, Svetlana non ha avuto sue notizie. Detenuto in regime di massima sicurezza, si temeva fosse stato ucciso. Tikhanovsky è stato una delle figure più rilevanti dell’opposizione al regime di Lukashenko.
Durante l'incontro, abbiamo indossato i bracciali che richiamano la bandiera bianco-rosso-bianca della Bielorussia. Questo vessillo, utilizzato come bandiera nazionale dopo l’indipendenza nel 1991 e sostituito nel 1995 con una versione ispirata all'ex bandiera sovietica, è oggi il simbolo della resistenza al regime.
A Svetlana Tikhanovskaya abbiamo rinnovato tutta la nostra solidarietà per la battaglia che sta portando avanti in nome della libertà del suo popolo, e l’abbiamo incoraggiata a proseguire su questa strada fino a quando la Belarus non avrà riconquistato pienamente la sua libertà e indipendenza.
È nostro dovere restare al fianco suo e di tutti coloro che, in Europa e nel mondo, lottano per la libertà e la democrazia.