È difficile costruire un’Europa più unita, ma dobbiamo farcela. Oggi a Bruxelles alla CALRE -dove rappresento il Consiglio regionale della Lombardia-
insieme a Consigli regionali italiani e spagnoli ci siamo trovati di fronte a pareri contrari da parte di quelli tedeschi e austriaci rispetto a nostre proposte importanti.
È successo su temi che riguardavano la necessaria solidarietà verso i territori più fragili e la necessaria redistribuzione dei migranti.
Sono intervenuto per mediare tra le parti, ho ottenuto l’ok delle assemblee regionali belghe e al momento del voto l’abbiamo spuntata.
La CALRE (Conferenza dei Consigli regionali d’Europa) è una piccolissima cosa nel grande panorama delle istituzioni europee, ma io lo voglio interpretare come un segno positivo e di speranza.
Un’Europa che sostiene i territori più fragili e difende i diritti è un’Europa che diventa più forte. E più unita. E questo ci serve più che mai di fronte a tutte le sfide del complicato e difficile tempo che stiamo vivendo.