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Di Biase: Salvini pensi ai treni e lasci stare il reato di tortura

25 Giugno 2025

"Il ministro Salvini invece di assumersi le sue responsabilità sui disservizi nei trasporti pubblici preferisce occuparsi del reato di tortura, proponendo di rivederlo e circoscriverlo. Un'uscita grave, inaccettabile, che getta un'ombra inquietante sulla volontà della destra di depotenziare una norma di civiltà, introdotta per tutelare la dignità delle persone nei luoghi di detenzione". Lo dichiara la deputata del Pd Michela Di Biase, componente della commissione Giustizia, commentando le parole del vicepremier al convegno della Lega sul sistema penitenziario. "Il reato di tortura è stato introdotto dopo anni di pressioni internazionali e non è un attacco alle forze dell'ordine, ma uno strumento per isolare chi, tradendo il proprio ruolo, compie abusi - prosegue la deputata Pd -. La grande maggioranza degli agenti penitenziari lavora ogni giorno con serietà e fatica, ma la tutela dei diritti umani non è negoziabile e non può essere sacrificata sull'altare della propaganda. Se davvero Salvini vuole occuparsi della sicurezza dei cittadini - conclude Di Biase - cominci a far funzionare i treni, invece di cercare titoli sui giornali a scapito dello Stato di diritto".


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