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Braga: il Governo si arrende e abbandona le aree interne

19 Giugno 2025

Nel Piano Strategico Nazionale per le Aree Interne 2021-2027 (Psnai), aggiornato dal ministro per le Politiche di Coesione Tommaso Foti, si legge un passaggio allarmante: ‘un numero non trascurabile di aree interne si trova già in una fase compromessa e queste aree quindi non possono porsi alcuna inversione di tendenza’. 
Una dichiarazione che equivale a gettare la spugna e certificare l’inevitabilità dello spopolamento di queste aree che toccano da vicino anche la provincia comasca. 
Un’ipotesi che se applicata nel comasco, principalmente alle aree dell'Alto Lago di Como, Valli del Lario e Lario Intevese inserite nel Psnai, significherebbe rassegnarsi a perdere le nostre valli, i borghi del lago di Como, la ricchezza delle nostre comunità locali lacuali. Dire, come scrive nero su bianco il Governo Meloni, che certe comunità non torneranno a vivere vuol dire smettere di investire sul territorio, significa avere come prospettiva quella di chiudere scuole, collegamenti pubblici, presidi sanitari importanti come sta già di fatto avvenendo per l’ospedale di Menaggio.   
Questo Esecutivo ha detto no al salario minimo, ha tagliato risorse alla sanità pubblica e al fondo perequativo infrastrutturale, colpendo proprio i territori più fragili delle aree interne. E con l’autonomia differenziata rischia di aggravare ancora di più le disuguaglianze tra centro e periferia.
Se il Governo Meloni considera le aree interne un problema di cui liberarsi, se ritiene che chi ci vive debba essere condannato all’abbandono, a essere cittadini di serie B con meno diritti e servizi, noi invece vediamo questi territori come un'opportunità per il Paese. Non a caso abbiamo presentato proposte concrete nella legge di bilancio, proprio per garantire servizi essenziali alle zone interne d’Italia. 
Il Partito Democratico continuerà a battersi per garantire a chi vive in questi territori prospettive vere di futuro.

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