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Marziali: enti locali per la pace e i diritti umani

16 Giugno 2025

Venerdì 13 giugno ho partecipato all'incontro ad Ancona degli Enti Locali per la Pace delle Marche alla presenza del Vicepresidente dell'Assemblea Legislativa delle Marche Maurizio Mangialardi, dei referenti nazionali della Fondazione per la Pace Flavio Lotti e Silvana Amati.

Un incontro molto interessante per promuovere la partecipazione delle istituzioni, delle associazioni e dei cittadini marchigiani all'Assemblea dell'ONU dei Popoli e alla 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐢𝐚 𝐏𝐞𝐫𝐮𝐠𝐢𝐀𝐬𝐬𝐢𝐬𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐜𝐞 𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐫𝐚𝐭𝐞𝐫𝐧𝐢𝐭𝐚̀ del prossimo 12 ottobre 2025.

La riunione molto partecipata da parte di associazioni per la pace ed enti locali è stata un'occasione importante per condividere iniziative e progetti per ricostruire una coscienza, una cultura e una politica di pace.

Il Comune di Monterubbiano aveva già aderito alla marcia di Assisi del 2024.

La Marcia PerugiAssisi per la pace e la fraternità, in programma quest'anno il 12 ottobre 2025, rappresenta un appuntamento simbolico e concreto che interpella profondamente le istituzioni democratiche, le comunità locali e la politica nazionale e internazionale. In un contesto globale segnato da guerre, crisi umanitarie, polarizzazioni crescenti e mutamenti climatici, questa iniziativa richiama con forza il dovere collettivo di promuovere la cultura della pace, del dialogo e della fraternità universale.

L’appello contenuto nel manifesto della Marcia – che richiama anniversari storici significativi come gli 80 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale e dalla fondazione dell’ONU – ci ricorda che la pace non è mai garantita una volta per tutte: essa va difesa, costruita e alimentata ogni giorno attraverso politiche lungimiranti, inclusive e orientate al bene comune.

Nella discussione è emersa la grande preoccupazione per i conflitti che giorno dopo giorno vanno allargandosi, per l’individualismo esasperato, la corsa al riarmo, la logica del nemico e l’indifferenza sociale.

Di fronte a tali derive, la risposta proposta non è la resa o il fatalismo, ma l’impegno per un 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐩𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐟𝐨𝐧𝐝𝐚𝐭𝐨 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐠𝐢𝐮𝐬𝐭𝐢𝐳𝐢𝐚, 𝐥𝐚 𝐬𝐨𝐥𝐢𝐝𝐚𝐫𝐢𝐞𝐭𝐚̀ 𝐞 𝐥’𝐚𝐦𝐢𝐜𝐢𝐳𝐢𝐚 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞.

È un richiamo forte a tutti gli attori istituzionali – dagli enti locali al Parlamento, dalla scuola alla società civile – affinché si assumano una responsabilità attiva nel costruire un mondo più giusto e umano.

La fraternità, in questa prospettiva, non è solo un valore etico, ma una categoria politica, un criterio guida per orientare scelte legislative, bilanci pubblici, politiche educative e sociali. Essa è l’alternativa possibile alla logica dello scontro: 𝐞̀ 𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐝𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐮𝐧 𝐟𝐮𝐭𝐮𝐫𝐨 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞, 𝐩𝐚𝐜𝐢𝐟𝐢𝐜𝐨 𝐞 𝐜𝐨𝐨𝐩𝐞𝐫𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨.

La Marcia PerugiAssisi non è solo un evento simbolico, ma una piattaforma civica che invita ciascuno – 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐢 𝐞 𝐢𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 – a diventare protagonisti di un cambiamento reale.

𝑈𝑛’𝑜𝑐𝑐𝑎𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑟𝑖𝑙𝑎𝑛𝑐𝑖𝑎𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑑𝑒𝑡𝑒𝑟𝑚𝑖𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑢𝑛’𝑎𝑔𝑒𝑛𝑑𝑎 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑚𝑒𝑡𝑡𝑎 𝑎𝑙 𝑐𝑒𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑐𝑒, 𝑖 𝑑𝑖𝑟𝑖𝑡𝑡𝑖 𝑢𝑚𝑎𝑛𝑖, 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑜𝑝𝑒𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑒 𝑙𝑎 𝑑𝑖𝑔𝑛𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎.

In un tempo che rischia di smarrire l’orizzonte della convivenza, aderire a questo sogno collettivo non è un atto secondario, ma un gesto di responsabilità verso il futuro delle nostre democrazie.


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