"Il Piano oncologico nazionale 23-27 prevedeva per il 2023 una cabina di regia e un registro nazionale che oggi ancora non ci sono. Che fine ha fatto la riabilitazione oncologica? Chiedo alle colleghe di maggioranza presenti oggi di avviare un'indagine conoscitiva sui motivi di questa arretratezza, perché se insieme riusciamo a far funzionare le reti oncologiche regionali e i Piani diagnostico terapeutici assistenziali curiamo il nostro sistema sanitario". Così Beatrice Lorenzin (Pd), già ministra della Salute e membro della V commissione Bilancio del Senato, nel corso dell'incontro 'Piano oncologico nazionale (Pon): un anno di osservazione' tenutosi oggi presso il Senato della Repubblica a Roma, volto a illustrare il bilancio del primo anno di attività dell'Osservatorio 'Non andarci piano' e della relativa piattaforma, la prima in Italia ad informare i cittadini sugli screening oncologici pubblici disponibili in ogni singola Asl sul territorio nazionale. "Ben vengano il Piano oncologico nazionale e un Osservatorio di monitoraggio della sua attuazione, poiché c'è molto da osservare e anche molto da chiederci, come parlamentari, sul perché parecchie cose ancora non funzionino", ha continuato Lorenzin. "Il Piano è ben fatto, lo sposo in pieno ed è in linea con la grande tradizione italiana. Ma non possiamo permetterci la persistente differenza e disomogeneità di accesso a cure e test, così come per la sperimentazione clinica. Occorre essere costruttivi - ha concluso - cercare di capire cosa non funziona e provare, opposizioni e maggioranza insieme, a mettere in campo misure che arrivino a tutti".