"Nella giornata mondiale della fibromialgia dobbiamo ricordare come sia ancora lontano il riconoscimento pieno di questa sindrome fortemente invalidante. Ancora difficile la diagnosi e in larga parte sconosciuta la genesi. Ma ciò che è più grave, sono del tutto insufficienti gli strumenti a disposizione per migliorare la qualità della vita delle persone sotto il profilo terapeutico, economico e sociale. Il Partito democratico ha da tempo presentato proposte puntuali, elaborate insieme alle associazioni dei malati, cui rinnoviamo anche oggi il nostro supporto e ringraziamento. Il primo imprescindibile obiettivo non può che essere il riconoscimento della malattia. Ciò è premessa per successivi e necessari passi, quali l’esenzione delle spese sanitarie per chi ne è affetto. Torniamo a chiedere al governo di inserire la fibromialgia nei LEA come patologia invalidante e cronica. Purtroppo il testo di legge adottato la scorsa settimana in Commissione al Senato non prevede né il riconoscimento della fibromialgia come patologia cronica né il suo inserimento nei Lea. Sarebbe stato bello poter concludere questa nota con un ringraziamento al governo per l’accoglimento di almeno una delle nostre proposte utili a migliorare la qualità della vita di migliaia di persone, ma così non è al momento. Giorgia Meloni ha un’occasione nel decreto sui LEA, attualmente in preparazione. Staremo a vedere se ci saranno per una volta fatti concreti e non i soliti annunci a vuoto". Così in una nota Marina Sereni, responsabile Salute e Sanità nella segreteria del Partito democratico.