''C'è una parte della destra lombarda che sta facendo di tutto per svuotare il 25 Aprile del suo significato. E lo fa invocando la 'sobrietà', ma dietro questa parola si nasconde un progetto preciso: cancellare la memoria antifascista su cui si fonda la nostra Repubblica". Lo afferma in una nota la segretaria del Partito Democratico per la Lombardia, Silvia ROGGIANI. ROGGIANI definisce l'atteggiamento "una scelta politica inaccettabile". Qualche esempio: in Brianza, In 20 comuni della Brianza amministrati dal centrodestra "si è deciso di non far intervenire l'Anpi nelle celebrazioni ufficiali. In molti di questi comuni non verrà esposto nemmeno il banner per la Liberazione" incalza la segretaria lombarda. I comuni coinvolti sono: Aicurzio, Besana in Brianza, Biassono, Bovisio, Briosco, Cogliate, Concorezzo, Giussano, Lazzate, Lentate sul Seveso, Lissone, Macherio, Mezzago, Misinto, Muggiò, Renate, Roncello, Seveso, Sovico e Vedano al Lambro. "A Cinisello Balsamo, il sindaco Ghilardi ha escluso l'Anpi dalle celebrazioni del 25 Aprile, costruendo un programma alternativo, una decisione che snatura il senso della Liberazione, trasformandola in una cerimonia depotenziata, accomodante, asservita alla narrazione della destra - prosegue - A Romano di Lombardia, in provincia di Bergamo, non si potranno 'effettuare brani musicali, inni e canti', una chiara mossa dell'amministrazione comunale per impedire alla banda di suonare e cantare Bella Ciao". ''Contro ogni tentativo di riscrivere la storia - conclude ROGGIANI - il Partito Democratico, le associazioni e i cittadini, risponderanno con la forza della memoria, della partecipazione, dell'unità. Perché ciò che oggi viene chiamato 'sobrietà' è, in realtà, un attacco ai valori fondanti della nostra Repubblica antifascista. Il 25 aprile è e sarà sempre di tutte e tutti''.