Registrati

Privacy

Informativa ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196. La raccolta e il trattamento dei dati sono effettuati limitatamente ai fini connessi alla gestione operativa e amministrativa del servizio. I dati sono trattati con strumenti informatici e telematici e non saranno comunicati a terzi. Il titolare del trattamento è AreaDem.
* Acconsento al trattamento dei miei dati personali
Log in

 
Registrazione al sito - Login al sito

Braga: inaccettabile il tono sommesso per celebrare il 25 aprile

24 Aprile 2025

"E' inaccettabile che il governo italiano abbia scelto fin dal principio un profilo così basso e un tono tanto sommesso per celebrare una data simbolo di pace e unità del paese". Lo ha detto Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera, intervenendo in aula per la commemorazione dell'80esimo anniversario della Liberazione. "A loro, oggi, domani e per sempre, il dovere della memoria. Ma soprattutto lo dobbiamo, lasciatemelo dire, alle donne della Resistenza: Irma Bandiera, Gina Borellini, Carla Capponi, Antonietta Cinotti, Paola Del Din, Ursula Hirschmann, Tina Anselmi, Nilde Iotti, Marisa Rodano, Teresa Noce, Angelina Merlin, Joyce Lussu. Donne come Vilma Conti, giovanissima staffetta partigiana della mia terra, testimone infaticabile dei fatti storici avvenuti a Dongo nei giorni della Liberazione: il tentativo vigliacco di fuga e la cattura di Mussolini e dei gerarchi fascisti ad opera dei partigiani, la loro fucilazione. Fatti che nessuna patetica celebrazione di nostalgici riuscirà mai a oscurare!", ha proseguito Braga ricordando che "come lei 100 mila donne e forse più, donne semplici eppure eroiche: facevano turni di guardia, attaccavano con le armi i nazifascisti, salvavano ebrei, facevano fuggire gli uomini durante i rastrellamenti. La Resistenza per le donne non fu solo lotta contro il regime e gli invasori, ma conflitto per conquistare la propria libertà". "Il 25 aprile è un'eredità alla quale qualcuno, anche in quest'Aula, vorrebbe rinunciare. Non lo consentiremo, non lo consente la storia. Per questo il 25 aprile deve far parte della memoria collettiva, quella di chi scelse di schierarsi dalla parte giusta della storia, che riconosce come sono andati i fatti, ovvero che c'è stata una lotta antifascista che è fondativa della nostra Repubblica" ha insistito la capogruppo dem per la quale "il 25 aprile non è dunque un monumento retorico. È quello che siamo stati. È anche quello che vogliamo essere di fronte alle generazioni future. È quello che celebriamo oggi in quest'aula e domani nelle piazze, con la fierezza e l'orgoglio che nessuna sobrietà potrà mai sopire".


Commenta... oppure


torna su

Agenda

DoLuMaMeGiVeSa
1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30

Rassegna stampa