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Schlein: Dazi, imprese e lavoro. Ecco le proposte del Partito democratico

18 Aprile 2025

Intervista a Elly Schlein su "il Sole 24ore"

"Le nostre proposte sono pronte e sono a disposizione delle parti politiche. Siamo sempre disponibili a collaborare su queste grandi questioni nell'interesse del Paese, ma a differenza di quanto avvenuto altrove in Europa il governo Meloni non ci ha ancora convocato per discutere la questione dazi". A rilevarlo e' Elly Schlein, in un'intervista al Sole 24 Ore. La segretaria Pd commenta la visita a Washington di Giorgia Meloni dicendo che "la premier si e' impegnata ad aumentare la spesa militare e a far investire 10 miliardi alle imprese italiane negli Usa quando non ne ha trovato ancora uno per tutelare quelle colpite dai dazi ed evitare delocalizzazioni. In cambio pare abbia ottenuto una visita di Trump in Italia. Per ora non mi pare un gran bilancio". "In generale - riprende - il problema non e' dialogare con Trump, ma farlo a testa alta. La questione fondamentale e' non dare a Trump l'idea che possa trattare in bilaterale con ciascun Paese, che e' quello che vorrebbe per indebolire l'Unione europea. L'Europa deve essere unita e compatta in questo negoziato e deve essere pronta a colpire dove fa piu' male, ossia le Big tech americane che sostengono Trump". "L'attuale Presidente - osserva la leader dem - e' un nostro avversario politico ma questo non significa rinunciare al fondamentale rapporto con gli Stati Uniti. Bisogna dunque negoziare fino all'ultimo minuto utile, e farlo con la consapevolezza di essere un mercato di 500 milioni di persone, la seconda potenza commerciale al mondo e la terza in termini di Pil. E anche - sottolinea Schlein - chiarendo quello che per l'Europa e' negoziabile e quello che no: bisogna difendere sia la qualita' sia la distintivita' delle nostre produzioni. In Usa, per capirci, ci sono regole su Ogm e glifosati ben diverse rispetto all'Europa". "L'Italia nel 2024 ha esportato 65 miliardi di euro di beni negli Stati Uniti, con un forte surplus commerciale di 39 miliardi, ed e' il secondo Paese esportatore dopo la Germania. Quindi e' evidente che i dazi di Trump rischiano di colpire soprattutto imprese e lavoratori italiani. Occorre sventare a tutti i costi - ribadisce - una guerra commerciale che avrebbe esiti catastrofici sia a livello mondiale sia per un Paese come il nostro e ricostruire fiducia". 


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