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Barbagallo: Versalis crisi senza precedenti, ma il Governo è totalmente assente

08 Aprile 2025

"Eni Versalis, partecipata dal governo, ha fatto scelte contro i lavoratori e contro la logica del mercato. Tra le cause scatenanti di questa crisi industriale di Ragusa, Priolo e Brindisi vi è certamente quello del costo dell'energia. Al sud costa molto di più. Fino ad ora le misure messe in campo dal governo sono state impercettibili. Per le famiglie ma anche per le imprese. Decarbonizzare la chimica, come affermato dal governo, rischia di diventare un annuncio sterile, ma a pagarne le spese sono i più deboli: come le famiglie sulla famosa tassa Ets che dovrebbe colpire i colossi dei trasporti e, invece, si abbatte sulle famiglie delle due grandi isole, in questo caso invece colpisce l'ultimo anello della catena, il più debole, i lavoratori. In questi mesi a discapito degli annunci è mancato proprio il confronto con i lavoratori: a fine febbraio siamo stati proprio sotto la sede dell'Eni a far sentire le nostre ragioni ma il nostro appello per un vero confronto è rimasto inascoltato. Ministro Urso assente''. Lo ha detto in Aula il deputato del Pd, Anthony BARBAGALLO, presentando la sua interrogazione al governo su Eni Versalis. ''Non siamo per nulla soddisfatti delle dichiarazioni del governo in Aula oggi - ha poi replicato BARBAGALLO - che confermano lo smantellamento della chimica di base in Italia. Il rinvio a sedicenti tavoli di coordinamento, senza un utilizzo convinto delle risorse dell'Fsc e del Pnrr, sembrano misure per alimentare la melina e non avviare un confronto vero con le parti sociali, la politica e le regioni interessate. La decisione di Eni incide sull'intero sistema industriale del Paese: un progetto che, con la chiusura dei cracking di Brindisi e Priolo, metterà a rischio 20mila posti di lavoro nei petrolchimici italiani e vedrà aumentare i costi di produzione per l'80%, in piena guerra commerciale con i dazi imposti da Trump e i crolli delle borse mondiali di queste ore. Il governo e la politica devono assumersene la totale responsabilità e non voltarsi dall'altra parte come hanno fatto in questi mesi".


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