Siamo convinti che l’Italia debba essere protagonista di un progetto coraggioso, avanzato di costruzione di una vera difesa comune europea che passi anche da scelte come la condivisione del debito, l’implementazione degli appalti comuni, il rafforzamento dell’interoperabilità tra le forze armate.Il Piano ReArm Europe va invece nella direzione di favorire il riarmo dei singoli Stati europei, spingendoli ad aumentare individualmente le loro potenzialità militari, facendo così crescere le asimmetrie e le differenze nelle capacità di spesa tra i diversi Paesi. Inoltre non crea le condizioni necessarie per sviluppare, a livello di Unione, quelle qualità produttive, industriali e tecnologiche capaci di rafforzare il progetto europeo.
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