Oggi sono passati due mesi dalle dimissioni del dott. Russo dalla direzione del Dap. Di fronte a una situazione drammatica nelle carceri italiane il posto che dovrebbe governare l’amministrazione degli istituti di pena resta vuoto. Tutti i problemi di sovraffollamento restano e, anzi, peggiorano, gli istituti per minori esplodono e non possono più svolgere la loro funzione, la tragica conta dei suicidi non si ferma. Di fronte a queste sofferenze il governo non solo ha deciso di non fare nulla ma sceglie di abbandonare l’amministrazione delle carceri. Manca il capo del DAP ma mancano i direttori in troppi istituti , solo a Milano sono sguarniti San Vittore, dove siamo oltre al 200% di presenze rispetto alla capienza Opera, dove c’è il 41bis, e il Beccaria. È chiaro che così non solo non si fa fronte all’emergenza ma neppure i problemi ordinari. È importante capire se questa situazione è frutto di sciatteria e sottovalutazione da parte del governo o una scelta consapevole che vuole ridurre il carcere esclusivamente a luogo di pena in cui basta garantire la sicurezza e non serve l’attività di chi deve preoccuparsi anche di garantire condizioni di detenzione civili e i percorsi formativi e rieducativi. Su questo presenteremo una interrogazione al ministro della giustizia.