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Di Biase: quartieri commissariati per la propaganda di Governo

14 Gennaio 2025

"Il decreto del 23 dicembre è un provvedimento che smantella l'ordinamento costituzionale. Si superano le prerogative degli enti locali e dei comuni, commissariando interi quartieri sparsi sul territorio italiano per imporre il "modello" Caivano. Un modello tutt'altro che virtuoso, che ha minato il sistema della giustizia minorile per affermare un approccio securitario e punitivo". Lo ha detto la deputata del Partito Democratico Michela DI BIASE intervenendo in Aula sulle pregiudiziali al decreto 'Misure organizzative urgenti per fronteggiare situazioni DI particolare emergenza, nonché per l'attuazione del Piano nazionale DI ripresa e resilienza'. "Non viene accennato al criterio con cui sono state scelte queste proprio zone e non altre. Ancora - ha proseguito la deputata Pd - nel decreto non c'è nessun accenno ai criteri né tanto meno ai contenuti del piano straordinario d'intervento che il commissario straordinario dovrà approntare. Sappiamo solo una cosa: al DI là delle rassicurazioni formali DI dialogo e condivisione, questi quartieri saranno commissariati dal Governo, tolti dalla competenza diretta DI Sindaci e presidenti delle municipalità". "E' chiaro l'intento del Governo: per celare l'assenza DI una visione complessiva per la soluzione DI questi problemi si rifugge verso il modello Caivano, un insieme DI repressione e ossessione securitaria come mai visto prima nel nostro Paese. Si sceglie qualche quartiere e si avvia la gran cassa della propaganda DI Governo, con il risultato evidente DI produrre una ghettizzazione DI queste zone e con il rischio concreto - ha evidenziato DI BIASE - DI produrre effetti peggiori della situazione esistente. Bisogna invece ripartire dai presidi associativi e culturali DI queste comunità, dagli amministratori locali, dalle parrocchie e insieme formare un'alleanza che sappia mettere al centro percorsi DI assistenza e DI riscatto sociale. L'azione preziosissima delle forze dell'ordine - ha concluso - non basta da sola a bonificare territori così complessi, occorre una rigenerazione culturale, sociale ed educativa.


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