"Perche' il Governo ha secretato l'affidamento del software che dovrebbe rivoluzionare la digitalizzazione della giustizia italiana?" E' questa la domanda che il deputato democratico Marco Lacarra, componente della commissione giustizia della Camera, pone al Ministro della Giustizia, Carlo Nordio con un'interrogazione firmata dai dem Debora Serracchiani, Federico Gianassi, Michela Di Biase e Rachele Scarpa per sollecitare "chiarezza sui criteri Di affidamento e sulle gravi criticita' emerse durante l'implementazione dell'app per il processo penale e civile telematico". "L'app - aggiungono - entrata in fase sperimentale il 14 gennaio 2024, e' stata da subito oggetto Di numerose segnalazioni per malfunzionamenti. Le criticita', denunciate anche dal Procuratore Nazionale Antimafia e dai Procuratori distrettuali della Repubblica, hanno portato molti tribunali e procure a sospendere il regime obbligatorio introdotto dal 1 gennaio 2025". "Il flop del sistema rende ancora piu' urgente fare luce su un affidamento che, ad oggi, rimane avvolto nel mistero. Nonostante le ripetute richieste, il Ministero non ha reso pubbliche le informazioni sul contratto con l'impresa fornitrice, ne' ha chiarito l'eventuale presenza Di clausole penali a tutela del funzionamento del sistema. Il Partito Democratico - osservano ancora - chiede trasparenza e responsabilita': 'Un sistema malfunzionante rischia Di compromettere i diritti dei cittadini e il buon funzionamento della giustizia. E' indispensabile che il governo risponda pubblicamente e renda conto delle proprie scelte e garantisca funzionalita' dei sistemi digitali".