"Non un emendamento, non un intervento su un provvedimento che mette mano alla Costituzione e' stato possibile alle opposizioni, ma neppure alla maggioranza: il ddl di riforma costituzionale oggi approvato in prima lettura, e' stato votato a colpi di maggioranza senza un vero confronto su un tema delicatissimo come la giustizia. Non si e' affrontato nessun vero problema che interessa i cittadini come la durata dei processi o le risorse per il funzionamento. Pero' con la separazione delle carriere dei magistrati si attacca la loro autonomia e la loro indipendenza, si apre la strada all'assoggettamento del pubblico ministero al potere esecutivo, si persegue un modello che oggi e' superato e messo in discussione in molti Paesi". A dirlo e' la deputata Chiara Braga, capogruppo del Pd alla Camera. "Un altro provvedimento mosso da ideologia e da intento punitivo verso la MAGISTRATURA. E' cosi' che si avvicina l'Italia ai peggiori modelli illiberali amici della Meloni", conclude Braga.