"Le risorse che il governo ha tagliato ai comuni e agli enti locali mettono i territori in ginocchio. Già nella scorsa manovra la destra aveva operato un taglio di 250 milioni per 5 anni. E anche in questa legge di bilancio le promesse del Ministro Giorgetti di non sottrarre più risorse ai comuni si sono rivelate vane, con un taglio importante e l'accantonamento di risorse che non possono essere spese dagli amministratori locali per la spesa corrente. Il Presidente dell'Anci Manfredi ha dichiarato che con questi tagli tra due o tre anni i nostri comuni non saranno più in grado di rispondere ai bisogni delle loro cittadine e dei loro cittadini. Spiace molto leggere il parere contrario del Governo a un Ordine del giorno che chiedeva di ripristinare le risorse tagliate, dopo che ha dato parere favorevole a una tutta una serie di mancette solo per i Comuni amici. Dal campo di calcetto fino all'associazione amica, dalla maggioranza arrivano solo scelte discrezionali senza nessuna visione, che hanno come unico obiettivo quello di raggranellare un po' di consenso elettorale. È lo stesso modello che viene adottato in Lombardia, dove la Lega e la destra hanno trasformato la gestione delle risorse ai comuni in un sistema di distribuzione arbitraria che ha portato la Lombardia a non essere più la locomotiva d'Italia. Usare in questo modo i soldi nella legge di bilancio è scandaloso, non per l'opposizione ma per le nostre comunità e i nostri territori". Così la deputata Pd Silvia ROGGIANI, sull'Ordine del giorno a sua firma che chiedeva al governo l'impegno a ripristinare le risorse tagliate ai Comuni e agli enti locali.