L'assenza di Conte? "Sono state raccolte un milione e 300mila firme, una grande mobilitazione, a Nord come al Sud. Adesso la vera sfida è quella di portare il Paese a votare contro una riforma sbagliata, che spacca il Paese in due". Così la segretaria del Pd Elly Schlein arrivando al centro Congressi Frentani glissando, di fatto, sulla non partecipazione all'evento del leader pentastellati. "Il Paese non ha bisogno di questa autonomia, anzi va ricucito. Le disuguaglianze sono già enormi, se consideriamo che un bambino che nasce a Reggio Calabria ha 5 anni di aspettativa di vita in meno di un bambino che nasce a Bologna, una cosa che non possiamo accettare. Motivo per cui si è riunita una forte coalizione di forze sociali, politiche e sindacali che insieme porta avanti questa giusta battaglia per l'unità nazionale", ha aggiunto. "E' questo il motivo per cui sono felice di essere qui stamattina, in rappresentanza del Pd che ha raccolto le firme insieme ad altre forze, ma la vera sfida inizia adesso mobilitando le persone, facendo capire che con l'Autonomia stiamo parlando del tentativo di minare l'accesso ai servizi fondamentali dei cittadini. Vuol dire creare cittadini di serie A e B e non è accettabile", ha proseguito.
Sull'autonomia "non hanno messo un euro perché è ancora l'antico disegno secessionista della Lega a cui Fratelli d'Italia si piega per un cinico baratto con la riforma del premierato, su cui pure dobbiamo mobilitarci perché è pericolosa. Sembrano in contraddizione ma il filo conduttore è che sono due riforme che fanno valere la legge del più forte". Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein all'assemblea dei referendari contro l'autonomia.