"Destinare due miliardi in più alla sanità nella prossima legge di Bilancio è assolutamente insufficiente per far fronte ai problemi che il nostro Servizio sanitario sta affrontando. Lo stesso ministro della Salute ne chiede quattro, così come le regioni. Ci troviamo di fronte a una sottovalutazione di quello che sta accadendo nel Servizio sanitario che è in una situazione di collasso e uno dei nodi è il personale sanitario". Così la senatrice Beatrice Lorenzin (Pd), a margine di una conferenza stampa sulle iniziative dell'Intergruppo parlamentare sull'Alzheimer tenutasi in Senato. Diversi sindacati hanno annunciato manifestazioni e mobilitazioni in vista della nuova legge di bilancio. "Il ministro - ha detto Lorenzin - ha il buon proposito di assumere 30mila persone in sanità ma sappiamo che solo di infermieri ne mancano 65mila. Il problema è che i concorsi vanno deserti perché queste professioni sono diventate sempre meno attrattive, per via della scarsa qualità di vita e per gli stipendi troppo bassi". L'ex ministro della salute chiede quindi "una scelta chiara" per rendere l'Italia attrattiva per le professioni mediche e la ricerca. "Il mondo salute produce il 12% del pil: finanziare questo settore è un investimento ma questo tipo di mentalità non riesce a farsi spazio. Vediamo solo iniziative spot che non risolvono i problemi, come quello sulle liste d'attesa, che non mi sembra abbia cambiato qualcosa di concreto per i cittadini". Lo stesso per le aggressioni ai medici, "un problema che ha cause diverse, anche di tipo culturali, ma tra queste - prosegue - vi è anche la carenza di personale. Anche su questo il governo è intervenuto ma la situazione, come abbiamo visto quest'estate, è lungi dall'esser migliorata". Il nuovo Piano Strutturale di Bilancio dà una traiettoria per cinque anni, conclude Lorenzin, e "questo impone di pensare per obiettivi" ma "se non hai un piano di riforme corri il rischio che diventi solo un piano di tagli".