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Losacco: la mafia, come hanno insegnato Falcone e Borsellino, si batte anche nelle scuole

19 Luglio 2024

“Non sono né un eroe né un Kamikaze, ma una persona come tante altre. Temo la fine perché la vedo come una cosa misteriosa, non so quello che succederà nell'aldilà. Ma l'importante è che sia il coraggio a prendere il sopravvento... Se non fosse per il dolore di lasciare la mia famiglia, potrei anche morire sereno.”
Trentadue anni fa Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta - Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina - persero la vita in Via d’Amelio. Vittime di un atto spietato della mafia contro lo Stato.
Come ricordato dal Presidente Mattarella, Borsellino e Falcone hanno insegnato che la mafia si batte anche nella scuola, nella cultura, nella coerenza dei comportamenti, nel rigore delle Istituzioni, nella vita sociale. Questi insegnamenti continuano a segnare il dovere della Repubblica.

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