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Lorenzin: il silenzio della Meloni è assordante

27 Giugno 2024

"Esprimo la mia totale vicinanza e solidarietà alla senatrice Ester Mieli, alla comunità ebraica italiana e alla nostra segretaria Elly Schlein. Da questa inchiesta di Fanpage emerge un contesto diffuso in cui dietro la facciata 'democratica' del partito della Premier si educa una generazione di dirigenti politici fortemente radicalizzata a destra. Parole d'ordine, pensieri e ideologie neofasciste, fortemente xenofobe, omofobe, antisemite e che vedono nell'avversario politico un nemico da abbattere. Una prima fascia di fedelissimi, vicini ai massimi dirigenti di FDI che vengono preparati in segretezza ad una visione della società agli antipodi dell'Italia dei valori costituzionali. Non è folklore". Lo dice la senatrice Beatrice Lorenzin, vicepresidente del gruppo del Pd. "Il silenzio della premier Meloni e dei suoi alleati su quanto emerge da questa inchiesta è assordante - prosegue Lorenzin - Pretendiamo chiarezza: non c'è spazio per la cultura dell'odio nelle nostre istituzioni per l'apologia del fascismo nei partiti di Governo. Chiediamo alla presidente del Consiglio di prendere le distanze da queste manifestazioni e di agire con decisione per isolare chi alimenta la cultura fascista e lo scontro politico. È dovere di tutti, a partire da Fratelli d'Italia, partito di governo, agire con decisione contro ogni forma di odio e di razzismo. Il futuro del nostro Paese si costruisce su valori di coesione, unità nazionale e rispetto delle differenze. Non possiamo permetterci che i giovani di oggi, i dirigenti di domani, crescano con l'idea che il razzismo sia normale e che l'ideologia dell'odio possa avere spazio o legittimità".


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