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Sereni: per la destra il diritto alla salute non è una priorità

27 Giugno 2024

"Il voto della destra, ieri alla Camera per affossare la proposta di Legge Schlein per la difesa e il rilancio del Servizio Sanitario Nazionale, squarcia il velo dell'ipocrisia di questo Governo. Salvare la sanita' pubblica e garantire a tutti la possibilita' di curarsi, a cominciare da chi fa piu' fatica e non ha soldi per rivolgersi al privato, non e' la priorita' del Governo Meloni". Lo dichiara Marina Sereni, responsabile Salute e sanita' nella segreteria Pd. "Oggi il ministro Schillaci - spiega Sereni - sfida il buon senso e la pazienza degli italiani dicendo che 'dopo l'estate' potranno 'aspettare meno' per curarsi. Stiamo di fronte ad un decreto senza risorse, che scarica sui medici 'la colpa' di liste d'attesa infinite e di mancate risposte a bisogni di cura urgenti e a un disegno di legge ancora da finanziare che, anziche' favorire un grande piano di assunzioni di medici, infermieri, tecnici, impone alle Regioni nuovi ostacoli e limitazioni. Intanto oltre quattro milioni di italiani sono costretti a rinunciare alle cure e il Governo continua a fare promesse da marinaio. Non vedono o fanno finta di non vedere la realta'! Per salvare il Servizio Sanitario Nazionale da un ineluttabile e rapido declino ci sono due priorita': piu' personale e piu' fondi. Poi si puo' discutere di tutte le riforme necessarie per rendere i servizi piu' efficaci, efficienti e vicini ai bisogni della comunita'. Ma per trovare le risorse indispensabili al rilancio del SSN serve la volonta' politica". "E ieri - conclude Sereni - il Governo, rigettando la nostra proposta di tornare in Commissione e di cercare insieme queste risorse, ha dimostrato tutto il suo disinteresse. Noi non molleremo e continueremo questa battaglia sia in Parlamento che nel Paese perche' ne va di uno dei pilastri della nostra Costituzione e della coesistenza sociale".


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