"C’è qualcosa di “esemplare” nell’uccisione di Giulia Cecchettin per mano del suo ex fidanzato Filippo Turetta. Man mano che emergono nuovi e terribili particolari - come i dubbi e le paure che la stessa Giulia confida alle amiche per quella relazione che cercava di far uscire definitivamente dalla sua vita - ci rendiamo conto di come questa ennesima violenza contenga in sé quasi tutti gli ingredienti “classici” del femminicidio. Un classico “bravo ragazzo” incapace di accettare la libertà e l’autonomia di una giovane donna, vivace, matura, sensibile. Una classica “famiglia normale” che non vede i segnali, che non capisce come sia stato possibile. Una classica sottovalutazione, stando alle notizie disponibili, da parte di forze dell’ordine che pure erano state allertate quando Giulia era ancora viva e forse…"
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