Oggi al Parlamento ho organizzato la presentazione del quarto report annuale MED&Italian Energy, prodotto da SRM - Centro Studi e Ricerche per il Mezzogiorno di Intesa San Paolo in collaborazione con il Politecnico di Torino. Il focus sono i "carburanti alternativi",
l’idrogeno e il loro potenziale come opzione strategica per l'area euro-mediterranea nelle sfide della transizione sostenibile.
Siamo davanti ad uno snodo cruciale per l'economia europea: da un lato abbiamo la pandemia che ha rappresentato uno dei momenti più difficili della storia recente, dall'altro abbiamo una guerra alle porte dell'Europa che ha messo profondamente in crisi il nostro sistema di approvvigionamento energetico e di materie prime, portando ancor più in primo piano il bisogno di allontanarsi dai combustibili fossili.
Diventano quindi cruciali per tutta l'area euro-mediterranea, non solo la sostenibilità, ma anche i temi della sicurezza energetica e dell'equità nei prezzi stessi dell'energia. Entrano in gioco quindi tutte le fonti alternative che possono fare la differenza nei prossimi anni per rivedere la nostra strategia energetica. E qui si inserisce anche la regione del Mediterraneo, che sarà centrale nel ridefinire i flussi energetici verso l'Europa, oggi per il gas e un domani speriamo anche per l'idrogeno.
Energie rinnovabili ed idrogeno saranno infatti fondamentali nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione che ci siamo posti come Unione Europea con il Green Deal.
Come ogni anno, SRM ci offre un’analisi puntuale, completa e con proposte innovative per le sfide del nostro tempo.
