"L'Italia crede che, per rispondere alle sfide globali, la politica estera, accanto alla diplomazia, non possa fare a meno della cooperazione allo sviluppo, strumento che permette di lavorare con i Paesi partner per trovare soluzioni possibili partendo da un'analisi condivisa delle sfide". Lo dichiara in un'intervista ad Avvenire la vice ministra degli Esteri Marina Sereni, che aggiunge: "Dove la Cooperazione italiana e' presente possiamo cambiare la vita delle persone. Questo spesso apre anche le porte, in modo limpido, alle imprese del nostro Paese". "Nel 2020 - prosegue Sereni- abbiamo destinato alla cooperazione allo sviluppo lo 0,22% del pil, nel 2021 abbiamo raggiunto lo 0,28%. Nella legge di bilancio abbiamo previsto un trend in aumento graduale per raggiungere l'obiettivo dello 0,7 del Pil. Dobbiamo essere consapevoli che tali risorse servono a ridurre tensioni e a garantire piu' sicurezza e giustizia a tutti, quindi a far stare meglio i popoli lontani ma anche i nostri concittadini". Sereni da' appuntamento a tutti a Coopera 2022, la seconda conferenza nazionale della cooperazione in programma il 23 e il 24 giugno all'Auditorium della Conciliazione a Roma, "un momento importante - spiega la vice ministra - che riunira' una rappresentanza delle migliaia di italiani impegnati a portare aiuto nelle emergenze, a costruire progetti di sviluppo sostenibile, a promuovere diritti e opportunita' per le donne e i giovani nei Paesi a piu' basso reddito e a prevenire i conflitti. Faremo incontrare istituzioni nazionali e locali, le organizzazioni della societa' civile, le imprese e il terzo settore con l'opinione pubblica e i cittadini interessati".