Intervento in Senato del sen. Luigi Zanda durante la commemorazione di Maria Romana De Gasperi
Signor Presidente, la scomparsa di Maria Romana De Gasperi penso tocchi molto l'opinione pubblica del nostro Paese, che non la ricorda soltanto per il suo cognome importante, ma anche come una grande donna, una personalità esemplare per doti morali, qualità civili e per un rilevante spessore culturale, che abbiamo conosciuto anche nelle tante cose che ha scritto; emergeva, spesso, per la assoluta riservatezza del suo comportamento: una dote che apprezziamo in modo particolare in questo nostro tempo - diciamo la verità - spesso tanto sguaiato.
Maria Romana era figlia di Alcide De Gasperi, figlia e collaboratrice stretta dello statista cui più di chiunque altro noi dobbiamo la nostra democrazia, l'impostazione di quella politica di sviluppo che ci ha portato a diventare la settima potenza economica del pianeta da Paese distrutto da una guerra mondiale, terribile, persa. Lo statista che ha determinato la collocazione internazionale dell'Italia in Europa e nella Nato.
Maria Romana completa la figura del padre Alcide, non solo perché è stata sua stretta collaboratrice, ma anche perché ha mostrato con chiarezza quanto il ruolo della famiglia di un grande leader possa pesare nella stessa storia del Paese. Va ricordata, quindi, per le sue qualità personali, intellettuali e morali e per la grande discrezione con cui è vissuta, ma anche per la forza civile e democratica, che Alcide De Gasperi ha ricevuto dalla sua famiglia, a cominciare proprio dalla moglie Francesca e dalla figlia Maria Romana. Dobbiamo riconoscere quindi anche a Maria Romana De Gasperi parte del merito per la grande dignità con cui l'Italia è uscita dal fascismo.
Intervista a Elly Schlein su "il Giorno"