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Picierno: il Pnrr unisca il Paese - Intervista de Quotidiano del Sud

10 Febbraio 2022

Il Pnrr e' un'opportunita' per una svolta del Mezzogiorno

Il vicepresidente Ue Pina Picierno, in una intervista a "Quotidiano del Sud - L'Altravoce dell'Italia" spiega che "sul nostro Piano di Ripresa e Resilienza l'iniziale entusiasmo dei primi giorni gia' sembra esaurirsi di fronte alle prime difficolta'. Forse poco cauto il primo, certamente sbagliato il secondo". Quindi "partiamo da quello che e' certo, da quello che difficilmente puo' essere messo in discussione. Le risorse del Pnrr rappresentano l'opportunita' per una svolta strategica per il paese e in particolare per il Mezzogiorno. Non v'e' dubbio che una tale quantita' di risorse, il cui vincolo di destinazione territoriale e' stato stabilito in una percentuale pari al 40 per cento, possa ragionevolmente contribuire a sanare la ferita ormai secolare che taglia in due il Paese". "Tutto cio' pero' - osserva Picierno - e' legato a vari aspetti dirimenti. Il primo e' che non dobbiamo dimenticare che il Pnrr fa parte di un insieme di misure che l'Ue ha promosso per gli stati membri. Viene gravemente sottovaluto per esempio l'impatto che queste risorse possono avere sui nostri territori in combinazione con le risorse ordinarie della nuova programmazione 2021/2027". "Cosi' come e' gravemente sottovalutata - continua - la strategia di fondo del Piano, che e' da intendersi essenzialmente come un contratto di performance e non solo come un programma di spesa, introducendo indicatori con cui non avevamo in larga parte consuetudine. Altro aspetto fondamentale sara' la capacita' delle universita' e dei grandi player nazionali dell'impresa di corroborare il fragile tessuto imprenditoriale meridionale, rendendolo capace di raccogliere in sinergia la sfida".
La preoccupazione di poter sprecare un'opportunita' storica c'e' per il Mezzogiorno: "Bisogna eludere il rischio - purtroppo dietro l'angolo - che i bandi in cui e' coinvolto il Mezzogiorno vadano deserti e che sui territori e presso gli enti locali non vi siano le adeguate professionalita' per "mettere a terra" i progetti e per farli decollare. I bandi rivolti agli enti locali, come per esempio per gli asili, rischiano di andare troppo a rilento e in maniera disomogenea, non centrando i fabbisogni in maniera razionale ed equanime. Non possiamo rischiare di trasformare il Pnrr da occasione storica a boomerang. Ne' quest'occasione deve essere intesa banalmente come una competizione tra territori". Il vicepresidente rileva inoltre come "non riuscire a spendere i fondi e' un pericolo concreto, che bisogna contrastare con un'azione di monitoraggio permanente. Secondo il report annuale che viene fatto dalla Corte dei Conti Europea, nel 2020 l'Italia si e' collocata sull'ultimo gradino del podio in Europa nella capacita' di spendere i soldi comunitari. Il dato emerge appunto dall'ultima relazione annuale della Corte dei conti europea sull'esecuzione del bilancio Ue".
Per quel che riguarda infine l'ingerenza dei clan, "l'azione di monitoraggio sul pieno utilizzo dei fondi del Pnrr al Mezzogiorno deve costituire una priorita' politica di questo Governo. Allo stesso tempo bisogna mantenere altissima attenzione verso il rischio di infiltrazioni nell'utilizzo dei fondi del Pnrr e nel relativo sistema di appalti. Un monito gia' lanciato con forza dal Procuratore Nazionale Antimafia Federico Cafiero de Raho. Gli strumenti di controllo ci sono, bisogna utilizzarli con puntualita', per evitare che ancora una volta i fondi pubblici vengano inquinati dall'attivita' delle organizzazioni criminali", ha concluso Picierno.

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