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Sahel: Sereni, prevenire la radicalizzazione e l'estremismo

07 Dicembre 2021

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 6 persone e persone in piedi

"Per rendere più efficace l'azione di contrasto al terrorismo che la comunità internazionale e i Paesi della regione stanno conducendo è necessario investire in maniera sempre più significativa sulla prevenzione dell'estremismo violento, lavorando con le comunità locali, con l'obiettivo di garantire servizi di base, opportunità di formazione e di sviluppo, e di costruire istituzioni credibili favorendo la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali". Con questo messaggio la Vice Ministra degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Marina Sereni, è intervenuta in apertura all'evento sul contrasto alla radicalizzazione nella regione del Sahel organizzato dal Fondo Globale per il Coinvolgimento e la Resilienza delle Comunità (GCERF), in collaborazione con Francia e G5 Sahel, svoltosi oggi a Parigi. "È necessario - ha proseguito la Vice Ministra Sereni - un approccio che coniughi gli sforzi militari con interventi diretti ad affrontare le cause profonde, economiche e sociali, che conducono alla radicalizzazione e, di conseguenza, all'estremismo violento. Sulla base di queste premesse l'Italia, insieme ad altri Paesi europei, sostiene l'attività del Fondo Globale per realizzare progetti e attività che partano dal basso, coinvolgendo le giovani generazioni e con un focus specifico sull'uguaglianza di genere a favore delle comunità del Mali meridionale. Abbiamo deciso quest'anno di destinare altri 2 milioni di Euro per finanziare altri progetti del GCERF." Il Fondo, che ha base a Ginevra, opera in vari Paesi (oltre al Mali, anche in Albania, Bangladesh, Burkina Faso Filippine, Kenya, Kosovo, Macedonia del Nord, Niger, Nigeria, Sri Lanka, Tunisia e Somalia) realizzando, attraverso il sostegno ad attori e ONG locali, progetti di prevenzione della radicalizzazione in comunità a rischio.

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