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Cooperazione: Sereni, istruzione è massima priorità per Italia

02 Dicembre 2021

Uguaglianza genere centrale in cooperazione sviluppo




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"L'istruzione è una delle massime priorità della Cooperazione italiana. L'istruzione è un diritto umano fondamentale e un driver chiave per lo sviluppo sostenibile. Le nostre società non diventeranno mai stabili, pacifiche, eque e sostenibili, senza investire in un'istruzione di qualità per tutti". Lo ha detto la vice ministra degli Esteri Marina Sereni intervenendo al forum 'Shaping the Future Mediterranean' nell'ambito dei Med Dialogues. "La pandemia", ha sottolineato la vice ministra, "ha causato un'interruzione senza precedenti all'istruzione a livello globale, colpendo la vita di milioni di bambini e famiglie, specialmente nella parte meridionale del mondo".

"L'Italia sostiene la Dichiarazione Scuola Sicura per mitigare gli impatti dei conflitti armati sull'istruzione. Abbiamo aderito alla Dichiarazione del G7 sull'educazione delle ragazze. Abbiamo aumentato il nostro contributo pluriennale alla Global Partnership for Education e l'offerta di borse di studio agli studenti della regione Mena", ha affermato Sereni, sottolineando che "nella regione del Medio Oriente, lavoriamo per rafforzare le infrastrutture e i servizi pubblici di istruzione primaria e promuovere l'accesso a un'istruzione di qualità". "In tutto il mondo, l'Italia si impegna a responsabilizzare le ragazze investendo nell'istruzione femminile", ha aggiunto Sereni

"All'educazione primaria di bambini e bambine nei luoghi difficili - ha proseguito Sereni - a cominciare da quelli colpiti dai conflitti, dalle carestie edalla povertà, la Cooperazione Italiana destina crescenti risorse. Ma per lo sviluppo è anche necessario investire in formazione professionale e istruzione superiore di qualità. In quest'ottica va letta, per esempio la preziosa attività fornita dal Ciheam, che offre formazione post-laurea nel campo dell'agricoltura sostenibile, della gestione del suolo e dell'acqua, e della protezione ambientale. Gli scambi accademici e la mobilità degli studenti sono un altro tassello fondamentale per migliorare lo scambio di conoscenze e competenze e per favorire le relazioni economiche. Ciò è particolarmente vero nella regione mediorientale e nordafricana (Mena), dove queste attività rafforzano i contatti e il dialogo tra le società civili"."Per questo, il Maeci ha aumentato nell'anno accademico 2021-22 le borse di studio per la regione Mena, circa 200 borse, quattro volte in più del 2020-2021. L'Italia è poi coinvolta in diverse iniziative multilaterali con i Paesi della regione, come la Fondazione Prima per l'innovazione e la sostenibilità in agricoltura, la Bluemed dedicata all'acqua o il Progetto Sesame in Giordania. Queste iniziative promuovono la competitività, favorendo la creazione di posti di lavoro e lo sviluppo nella Regione. Stiamo inoltre rafforzando gli accordi bilaterali di cooperazione scientifica nella Regione Mediterranea. In questo quadro - ha detto ancora la Vice Ministra - sottolineo il ruolo del Centro di Formazione Oecd mena di Caserta, che l'Italia intende rilanciare per la formazione dei funzionari pubblici dei Paesi dell'area, anche su temi attinenti lo sviluppo". 


Sereni, uguaglianza genere centrale in cooperazione sviluppo
Vice ministra Esteri a Forum donne nell'ambito dei Med Dialogues

L'uguaglianza di genere è centrale

nella strategia italiana di cooperazione allo sviluppo": lo ha
detto Marina Sereni, vice ministra degli Esteri intervenuta oggi
al Forum sulle donne nell'ambito dei Med Fora, che hanno aperto
la Conferenza Roma Med Dialogues 2021, alla sua VII edizione e
promossa da Ministero degli Esteri e Ispi, con ANSA come media
partner e in corso fino a sabato 4 dicembre.
"L'uguaglianza di genere ha un effetto positivo sulla
crescita economica, sul benessere in generale e sulla coesione
sociale", ha aggiunto, evidenziando che quando questo non
avviene c'è un incremento di "violenze e conflitti". Sereni ha
ricordato la recente adozione delle Linee guida sulla parità di
genere e l'empowerment delle donne e delle ragazze, che
"testimonia l'importanza attribuita dalla cooperazione italiana
allo sviluppo al ruolo delle donne", in particolare nei
"contesti di crisi, dove le donne sono particolarmente a
rischio".
"Gli Stati hanno la responsabilità primaria per la piena ed
effettiva attuazione dell'Agenda per le donne, la pace e la
sicurezza. Sfortunatamente, la regione Mena è ancora indietro in
questo senso: solo pochi Paesi hanno adottato un piano d'azione
nazionale", ma "il trend degli ultimi anni è piuttosto
incoraggiante", ha detto ancora Sereni. La vice ministra degli
Esteri ha espresso anche il suo "più profondo apprezzamento" per
il Network di donne mediatrici nel Mediterraneo, nato quattro
anni fa nell'ambito della Farnesina e che si è affermato "come
best practice a livello internazionale", sviluppando "fruttuose
sinergie con organizzazioni simili". 



Sereni: Italia impegnata a proteggere donne afghane a rischio
'Con Presidenza G20, attenzione su diritti umani in Afghanistan'

L'Italia e la comunità

internazionale si impegnano a proteggere le donne afghane a
rischio": lo ha dichiarato Marina Sereni, vice ministra degli
Esteri, intervenuta oggi al Forum sulle donne nell'ambito dei
Med Fora, che hanno aperto la Conferenza Roma Med Dialogues
2021, alla sua VII edizione e promossa da Ministero degli Esteri
e Ispi, con ANSA come media partner e in corso fino a sabato 4
dicembre. "Durante la nostra Presidenza del G20, abbiamo
sottolineato la necessità di mantenere alta l'attenzione sulla
situazione dei diritti umani in Afghanistan, in particolare
delle donne e delle ragazze, chiedendo una maggiore cooperazione
internazionale per sostenere i loro bisogni urgenti", ha
aggiunto.
Sereni ha ricordato la sensibilizzazione su questo tema
durante l'evento ministeriale che l'Italia ha organizzato e il
Qatar ha co-sponsorizzato a margine dell'ultima Assemblea
generale dell'Onu. "È essenziale che governi
e istituzioni, così come i network delle donne in tutto il
Mediterraneo, mantengano la loro attenzione e supportino la
situazione di donne e ragazze afghane, dando la priorità alle
donne nell'ambito dei loro programmi umanitari, sostenendo
l'istruzione di donne e ragazze e supportando le attiviste", ha
concluso la vice ministra.















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