Dopo la COP26 questa settimana è stata l’occasione per riprendere le fila della discussione sulle strategie ambientali. Dopo il mezzo successo che è stata la conferenza di Glasgow, il cantiere sostenibilità va riaperto per mettere in opera tutte le strategie ulteriori e necessarie a colmare le lacune in previsione del prossimo appuntamento con COP27. Desidero sottolineare però due aspetti positivi. Il compromesso, per molti al ribasso, cui si è pervenuti è tuttavia riflesso di un quadro improntato al multilateralismo, in grado di unire gli sforzi di tutti i paesi, Cina e Russia comprese. Il secondo è stata l’approvazione del Global Methane Pledge per la limitazione su scala globale del metano che, ricordo, è tra i peggiori gas clima-alteranti. Un impegno che potrebbe ridurre il riscaldamento globale di almeno 0,2 gradi entro il 2050, fornendo un considerevole contributo agli sforzi di mitigazione del cambiamento climatico.