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Patrizia Toia - aggiornamento settimanale

26 Novembre 2021

Volge al termine un’intensissima settimana di plenaria in una Strasburgo che l’arrivo dell’inverno ha riempito con tutte le luci dei mercatini di Natale.
📍In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, mi preme anzitutto ricordare l’attenzione delle istituzioni europee al tema, sia nella sua rilevanza culturale che giuridica. Entro l’anno l’UE si impegna ad emanare una direttiva che elevi la violenza contro le donne a reato di interesse comunitario, andando a compensare il deficit di alcune legislazioni statali che ancora oggi la derubricano a reato minore. Norme che vanno estese, rinforzate e applicate con le più alte garanzie di riuscita: i troppi femminicidi che avvengono dopo la denuncia alle autorità da parte della vittima sono la prova drammatica che qualcosa nel sistema si inceppa. Dobbiamo fare in modo che le istituzioni, le forze dell’ordine e la magistratura lavorino di concerto per garantire alle vittime il massimo grado di tutela e di protezione possibile. Senza dimenticare che la radice della violenza si può estirpare solo partendo dalla scuola e dalla società.
📍Dopo la COP26 questa settimana è stata l’occasione per riprendere le fila della discussione sulle strategie ambientali. Dopo il mezzo successo che è stata la conferenza di Glasgow, il cantiere sostenibilità va riaperto per mettere in opera tutte le strategie ulteriori e necessarie a colmare le lacune in previsione del prossimo appuntamento con COP27. Desidero sottolineare però due aspetti positivi. Il compromesso, per molti al ribasso, cui si è pervenuti è tuttavia riflesso di un quadro improntato al multilateralismo, in grado di unire gli sforzi di tutti i paesi, Cina e Russia comprese. Il secondo è stata l’approvazione del Global Methane Pledge per la limitazione su scala globale del metano che, ricordo, è tra i peggiori gas clima-alteranti. Un impegno che potrebbe ridurre il riscaldamento globale di almeno 0,2 gradi entro il 2050, fornendo un considerevole contributo agli sforzi di mitigazione del cambiamento climatico.
📍Sempre in tema energetico abbiamo commentato la presentazione del rapporto sullo stato dell’Unione dell’Energia. Nella produzione delle energie rinnovabili siamo avanti ma a ritmi che ancora non sono sufficienti a farci traguardare gli obiettivi del 55% di abbattimento prefissati per il 2030. Se davvero vogliamo spostare definitivamente il centro di approvvigionamento verso il rinnovabile bisogna pedalare dritti e andare veloci, aiutandoci con uno snellimento della burocrazia accessoria che appare fondamentale. Un altro punto su cui non mi stancherò mai di battere e ribattere è l’efficienza energetica che deve fare da continuo contrappunto alla transizione energetica. Ho suggerito di insistere sul finanziamento di strategie di risparmio ed efficientamento da adottare trasversalmente a tutti i settori produttivi.
📍Infine è stato approvato il bilancio per il prossimo anno. Nei 169,5 miliardi di euro stanziati mi piacerebbe sottolineare l’incremento di tre voci particolarmente efficaci nel dipingere il quadro di priorità perseguite dall’Unione: formazione e giovani con nuovi finanziamenti a progetti come Erasmus, sicurezza sanitaria con ulteriori finanziamenti per accelerare le vaccinazioni nel mondo, innovazione e ricerca con HorizonEurope.
📍Concludo guardando avanti, a quel Consiglio Europeo previsto prima della fine dell’anno dove si dovrà tornare a trattare con tutta l’urgenza possibile il tema delle migrazioni, liberandolo dallo stato di stallo in cui è impantanato. Allargare e rinsaldare la cooperazione tra i paesi solidali, incrementare gli aiuti già avviati per il soccorso delle persone intrappolate al confine con la Bielorussia e superare la mistica della barriera dietro cui si sono trincerati paesi come la Polonia. Speriamo che qualche passo avanti, pur piccolo, si possa fare.

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