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Franceschini, 'modello francese' per lavoratori spettacolo

21 Settembre 2021

Mascherine e green pass, i luoghi della cultura sono sicuri




Cinema, Franceschini: Apertura Troisi bella notizia per Roma e per mondo cinematografico

"La pandemia ha costituito

l'occasione per un censimento del settore e per capire quel che
funziona e quel che non funziona. Per esempio, stiamo lavorando
per introdurre tutele anche nei periodi in cui non si lavora,
sul modello francese. I lavoratori dello spettacolo debbono
avere le stesse tutele di tutti gli altri". Lo ha detto il
ministro per la Cultura Dario Franceschini parlando in streaming
durante la presentazione della stagione del Teatro Nazionale di
Genova, garantendo "una particolare attenzione" ai lavoratori
dello spettacolo.
Il 30 settembre si riunirà il Comitato Tecnico Scientifico
per valutare la situazione e decidere eventuali modifiche alle
attuali regole: "Ho espresso il parere relativo all'aumento
della capienza di teatri e di cinema - ha spiegato poi
Franceschini - . Con tutte le precauzioni messe in atto fra
mascherine e green pass, ritengo che i luoghi dello spettacolo
siano assolutamente sicuri e che gli spettatori possano stare
l'uno accanto all'altro a una distanza anche inferiore del
metro, così come accade in altri ambiti. Spero che il mio
suggerimento sia accolto per tornare a vedere in piena attività
teatri e cinema".
"E' un momento importante per la cultura - ha concluso il
ministro -. E' stato un lungo periodo molto difficile, gli
interventi che abbiamo messo in atto hanno aiutato, ma oggi c'è
bisogno di ripartire, c'è bisogno di un ritorno alla normalità.
Il teatro ha una funzione di impegno civile profonda. Deve
essere memoria ma anche avere la capacità di guardare al futuro
per aiutare ad esempio tanti giovani talenti". 


Green pass, Franceschini: Insistero' su aumento capienza cinema e teatri
"Impegno per approvare entro la fine della legislatura leggi di tutela per i lavoratori dello spettacolo"


“Continuerò a insistere perché teatri e cinema con Green Pass e

mascherina sono luoghi sicuri. C’è grande bisogno che tornino a
essere aperti completamente con la capienza più alta non soltanto
per le aspettative di coloro che lavorano sul palco, ma perché
c’è necessità di tornare a frequentare i luoghi della cultura”.
Lo ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini,
intervenuto in collegamento alla presentazione della stagione
2021-22 del Teatro Nazionale di Genova. “Entro il 30 settembre il
Comitato Tecnico dovrà esprimere un parere su un aumento della
capienza delle sale dei cinema e dei teatri, nei concerti e nei
musei – ricorda il titolare del MiC -. Nei giorni scorsi ho
espresso un’opinione che poi sui giornali è stata rappresentata
come un conflitto. In realtà ho fatto delle osservazioni di buon
senso. Siamo entrati in una stagione in cui il Green pass
funziona. Ci sono luoghi in cui molte persone stanno assieme e
altri in cui ancora è complicato. Io ritengo che cinema e teatri
con il Green pass, la mascherina e le misure di precauzione
generali siano luoghi sicuri, anche se le persone stanno più
vicine di un metro di distanza. Del resto sui mezzi di trasporto
o nelle feste private questa distanza non c’è più”. Sottolinea
Franceschini: “Abbiamo fatto giustamente un grande investimento
sulle scuole, determinanti nel percorso formativo dei ragazzi, i
teatri e i cinema sono importanti per il percorso formativo di
tutti e allora a maggior ragione ci dobbiamo investire”. 

“I lavoratori dello spettacolo hanno attraversato un grande
momento di difficoltà – ha rimarcato Franceschini -. Abbiamo
introdotto dei fondi di emergenza specifici e delle norme di
tutela previdenziale. Adesso stiamo lavorando su un delega del
Parlamento per introdurre tutele nei periodi in cui non si
lavora. Il nostro impegno è tutelare i lavoratori dello
spettacolo, come tutti gli altri, entro la fine della
legislatura. Sono sicuro che ce la faremo”. Il teatro, ha
aggiunto il ministro, “è impegno civile nei valori che trasmette
e nelle riflessioni che costringe a fare. C’è un grande bisogno
di analizzare il passato di memorie ma anche di proiettarsi sul
futuro. E’ necessario investire sui giovani talenti e sul
contemporaneo. Ci aspetta una grande stagione per la creatività
italiana. Le nuove sfide del digitale e della tecnologia spingono
tutti, anche i teatri, a innovare”.


Cultura: Franceschini, la 'Netflix italiana' cresce
Il ministro, su 'ItsArt' vendite in aumento

"La Netflix italiana è partita e

sta funzionando". Lo ha riferito oggi il ministro della Cultura,
Dario Franceschini, parlando di 'ItsArt' al festival
dell'Innovazione organizzato a Venezia da Il Foglio.
Per Franceschini non è possibile paragonare la piattaforma al
colosso dello streaming statunitense, "una vera potenza globale,
ma la bella idea è quella di avere un luogo, in parte gratuito e
in parte a pagamento, nel quale racchiudere produzioni musicali,
cinematografiche e luoghi della cultura. ItsArt sta crescendo,
stiamo implementando i contenuti e anche le vendite sono in
aumento", ha concluso.


Cultura, Franceschini: Biennale Taranto sarà punto riferimento Mediterraneo

"L’investimento e il progetto della 'Biennale del Mediterraneo' non si limita al recupero e alla valorizzazione del prezioso patrimonio storico-artistico della città, ma vuole investire nel sostegno a tutte le iniziative che stanno nascendo a Taranto sulla ricerca e lo sviluppo nel campo dell’arte contemporanea, dei nuovi linguaggi e delle industrie creative". Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, nel corso del messaggio inviato per la conferenza stampa prevista a Taranto per l’accordo di programma che sancisce l'avvio del progetto della rassegna artistica e culturale internazionale 'Biennale del Mediterraneo'. "Stiamo lavorando su quest’idea del Mediterraneo come punto di dialogo e di incontro ed è importante un’iniziativa legata all’arte e alla cultura a Taranto, città a cui lo Stato italiano deve molto. La Biennale del Mediterraneo - ha aggiunto - rappresenta un tassello fondamentale di quel 'Cantiere Taranto' su cui questo Governo, come quello precedente, sta investendo molto. Uno sforzo generale imponente dal punto di vista delle risorse destinare alle infrastrutture, alla riconversione industriale e alla transizione ecologica ma che non può prescindere dalla cultura, dalla storia millenaria di una città che ha rappresentato uno snodo nevralgico tra oriente e occidente. Oltre al lavoro di tutela e conservazione del patrimonio che la storia ci ha lasciato dobbiamo investire con maggiore forza sulla creatività e sull’arte contemporanea, un settore di grande crescita per il nostro Paese. La Biennale di Taranto sarà un potente incubatore creativo, destinato a divenire un punto di riferimento nel contesto mediterraneo".














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