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Il caro bollette e il ritorno al nucleare: intervista a Franco Mirabelli di Radio Radicale

16 Settembre 2021

Intervento di Franco Mirabelli - “Strumenti di contrasto alla criminalità organizzata: prospettive dopo il covid” - Festa dell’Unità a Modena-Ponte Alto

"L’aumento delle bollette preoccupa perché incide direttamente sulle condizioni di vita delle famiglie e diventa molto oneroso soprattutto per le famiglie più in difficoltà. Il Governo ha preannunciato un ulteriore intervento per calmierare le bollette, intervenendo sulle voci di spesa: il Ministro si è impegnato su questo e non ho dubbi sul fatto che ci sarà una presa di posizione da parte del Governo su un costo che aumenta perché, oggettivamente, stanno aumentando i costi delle materie prime e questo è un tema a cui bisognerà far fronte.  

Non penso che si possa risolvere questo problema penalizzando qualcuno ma penso che, ad esempio, si debba trovare il modo di lavorare sui costi veri dell’energia perché le bollette sono composte solo per il 50% da costi veri di spesa energetica mentre il resto sono altri costi e credo che su questo si possa intervenire. Deciderà, comunque, il Ministro dove intervenire.

È vero che in Francia e Svizzera ci sono centrali nucleari ma si sta pensando di ridurre molto la produzione di energia elettrica dalle centrali nucleari. Trovo, quindi, che l’affermazione di Salvini sia una classica manovra propagandistica: di fronte ad un aumento delle bollette si propone una cosa che gli italiani hanno già bocciato due volte e l’ultimo referendum è abbastanza recente. Salvini voleva dare l’idea che il nucleare possa risolvere un problema come quello delle bollette che abbiamo adesso, ben sapendo che, anche se si arrivasse a tecnologie pulite e alla possibilità di realizzare centrali nucleari, i tempi di costruzione sarebbero molto lunghi (dai 10 ai 15 anni) e resterebbero ancora in piedi tutti i problemi di smaltimento delle scorie. Insomma, quella di Salvini mi sembra una manovra propagandistica abbastanza irresponsabile, per questo ieri - pur mostrando la nostra contrarietà in materia - abbiamo chiesto a Salvini di farci sapere almeno dove vorrebbe costruire concretamente la centrale, visto che poi magari la Lega e i sindaci leghisti saranno i primi a osteggiare - penso giustamente - una localizzazione sui propri territori.  

Riguardo al nucleare, mi pare che il Ministro abbia detto che aveva fatto un discorso di prospettiva ma che oggi non ci sono ancora quel tipo di tecnologie che garantiscano una produzione in sicurezza e, soprattutto, il tema dell’eliminazione delle scorie resta un problema serio".

 


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