Il Consiglio dei Ministri di ieri ha preso importanti decisioni per continuare a contrastare la pandemia. Alla luce dell’andamento dei contagi e dei ricoveri, guardando anche ai Paesi che prima di noi hanno subito una forte impennata dei numeri a causa della variante Delta, si è deciso di estendere l’obbligo del Green Pass per poter accedere a diverse tipologie di servizi ed eventi. Per ottenere il Green Pass bisogna aver fatto almeno una dose del vaccino, oppure un tampone nelle ultime 48 ore o essere guariti dal Covid19 negli ultimi sei mesi. Tradotto: chi si vaccina a partire dal 6 agosto sarà più libero di chi non lo fa. Questo è il messaggio cruciale che viene dal Governo e che il Presidente del Consiglio Draghi ha espresso con parole che più chiare non avrebbero potuto essere “L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire o a far morire gli altri… Vaccinatevi. Fatelo subito”. Vedremo nei prossimi giorni se, come è accaduto in Francia, l’estensione dell’uso del Green Pass (che personalmente avrei previsto anche per i treni e gli aerei) promuoverà un’accelerazione nella campagna vaccinale che in ogni caso deve procedere speditamente rivolgendo un’attenzione particolare agli adulti e ai giovani che tra qualche mese dovranno riprendere la scuola. Dall’estensione del Green Pass anche le attività economiche interessate, cui viene lasciato il tempo di organizzarsi, avranno il beneficio di poter lavorare con maggiore serenità e sicurezza. Far diventare queste decisioni terreno di polemica e propaganda politica è semplicemente folle. Fa bene il Pd a dire chiaro e forte che siamo con il Presidente Draghi e con il Ministro Speranza perché la battaglia contro il Covid19 non è ancora vinta e vogliamo difendere l’Italia e la ripresa che si sta profilando.
Ma ieri è stata anche la giornata in cui la Ministra Cartabia ha ribadito le ragioni della riforma della giustizia che il Governo ha presentato alle Camere. Stiamo parlando di un disegno complessivo che punta a garantire una ragionevole durata dei processi e una giustizia giusta a cittadini e imprese. Non è un mistero che questa riforma sia indispensabile anche per ottenere le risorse europee del PNRR, perché la giustizia è uno dei nodi che – da decenni – penalizza l’economia italiana, scoraggiando gli investimenti. A fronte delle proposte avanzate dal Governo abbiamo nei giorni scorsi sentito voci critiche e preoccupazioni che credo sia sbagliato liquidare solo come riflessi corporativi e conservatori. I fenomeni di criminalità organizzata e di malaffare che permeano E’ una materia molto delicata e complessa, che merita di essere affrontata seriamente e senza pregiudizi ideologici. Siamo fiduciosi che il confronto parlamentare tra Governo e maggioranza possa portare a migliorare ciò che c’è da migliorare, ad aggiustare ciò che c’è da aggiustare, così da porre la fiducia su un testo condiviso frutto di un confronto nel segno dell’equilibrio e della responsabilità.
E ancora il fisco: il Ministro Franco è andato alle Camere a presentare le linee della riforma fiscale su cui sta lavorando. Anche in questo caso si tratta di una riforma necessaria e complessa, su un terreno sul quale le forze che sostengono il Governo hanno senza dubbio sensibilità diverse. Eppure la tragedia del Covid19 dovrebbe spingerci a vedere con maggiore lucidità i punti sui quali occorre intervenire. Partendo dai più deboli: da coloro che pagano regolarmente le tasse e magari hanno perso il posto di lavoro, dai giovani che hanno lavori intermittenti e precari, dalle famiglie numerose, dai lavoratori autonomi, dal mondo del commercio e delle piccole imprese che hanno subito colpi durissimi… Tenendo conto delle storture più antiche e inaccettabili - l’evasione fiscale in primis ma anche la necessità di ulteriori semplificazioni – e misurandosi con la sfida di accompagnare anche sul piano fiscale la transizione ecologica che abbiamo messo al centro del PNRR.
Infine ma non per importanza: il lavoro e gli ammortizzatori sociali. Appena sospeso il divieto di licenziamento abbiamo visto esplodere alcune vertenze drammatiche, con centinaia di lavoratori gettati in mezzo alla strada. Neppure l’intesa raggiunta tra Sindacati e Imprenditori sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali sembra essere stata efficace in alcuni casi. L’impegno che il Ministro Orlando sta dedicando su questo terreno è molto importante. La natura della crisi che stiamo attraversando richiede di ripensare l’insieme degli strumenti a tutela dei lavoratori. Va salvaguardato e migliorato il Reddito di Cittadinanza come strumento di contrasto della povertà ma serve altro per rilanciare le politiche attive, per aiutare ogni persona a trovare un lavoro degno e per accompagnare le trasformazioni in atto nel mercato del lavoro.
Su tutto questo il Pd dovrà mettere in campo le sue proposte con l’ambizione di rappresentare il mondo dei lavori e non solo una parte di esso, le famiglie, i giovani, i territori. Le diseguaglianze stanno crescendo e, mentre alcuni settori economici per fortuna stanno tornando a camminare e a correre, altri arrancano terribilmente e fette crescenti di italiani faticano a vedere una prospettiva positiva. Le riforme di cui dovremo occuparci non saranno neutre, per questo dovremo avere la nostra bussola – equità e sostenibilità – per orientarci e fare le nostre proposte. L’esercizio di “democrazia partecipativa” che stiamo sperimentando in queste settimane con le “Agorà Democratiche” e che entrerà nel vivo da settembre dovrà servire anche a posizionarci come il partito delle “buone riforme”.
23 luglio 2021
VISITA ISTITUZIONALE IN ISRAELE E PALESTINA 11-15 luglio 2021
Un programma ricco di incontri e contenuti ha contraddistinto la visita in Israele che ho svolto da domenica 11 a martedì 13 luglio.
Durante la seconda giornata della visita ho avuto una serie di colloqui politici con diversi esponenti dell'esecutivo - in particolare il Vice Primo Ministro e Ministro della Giustizia Gideon Saar (leader di New Hope), e con eminenti rappresentanti parlamentari, quali il leader del partito arabo Ra'am, Mansour Abbas, e il Presidente della Commissione Esteri e Difesa Ram Ben Barak (Yesh Atid)
Il programma della visita ha incluso la consueta, ma sempre toccante commemorazione delle vittime della Shoah nella Tenda della Rimembranza allo "Yad Vashem" (Memoriale dell'Olocausto) e l’incontro con il Ministro della Diaspora Nachman Shai (Labor)
Infine ho visitato il museo di Tel Aviv.
Successivamente, da martedì 13 a giovedì 15 luglio, ho svolto la visita in Palestina che è stata ricca di incontri sia con rappresentanti dell'Autorita' palestinese,sia con personalita' indipendenti oltre che con un gruppo di giovani esponenti della societa' civile palestinese.
RASSEGNA STAMPA VISITA IN ISRAELE E PALESTINA
QUI TROVATE I MIEI INTERVENTI SULLA STAMPA E GLI ULTIMI IMPEGNI:
Mercoledì 7 luglio
Giovedì 8
Incontro con la Presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni.
Webinar "Democrazia, conflitti e derive autoritarie in America Centrale" promosso dal CeSPI
Foro Politico di Alto Livello per lo Sviluppo Sostenibile promosso dalle Nazioni Unite.
Venerdì 9
Lunedì 19
Quarta riunione annuale del Comitato Congiunto per la Cooperazione allo Sviluppo.
Martedì 20
Mercoledì 21
XXIV Riunione del Comitato nazionale per l'azione umanitaria contro le mine anti-persona (CNAUMA)
IMPEGNI PARLAMENTARI
Martedì 20 luglio: Commissione Esteri del Senato della Repubblica: Audizione sul conflitto intercorso in Israele e Gaza.
Mercoledi 21 luglio: Commissione Esteri del Senato della Repubblica: esame delle deliberazioni del Governo sulla partecipazione italiana alle missioni internazionali per il 2021.