Registrati

Privacy

Informativa ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196. La raccolta e il trattamento dei dati sono effettuati limitatamente ai fini connessi alla gestione operativa e amministrativa del servizio. I dati sono trattati con strumenti informatici e telematici e non saranno comunicati a terzi. Il titolare del trattamento è AreaDem.
* Acconsento al trattamento dei miei dati personali
Log in

 
Registrazione al sito - Login al sito

Dl Sostegni bis, Boldrini: Importanti emendamenti Pd per sanita' e diritti

21 Luglio 2021

Intervento in Senato di Paola Boldrini durante la discussione della Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, recante misure urgenti connesse all'emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali

Signor Presidente, gentili colleghi, rappresentanti del Governo, il decreto-legge in esame, che sta nel solco di quelli precedenti, va nel segno della concretezza delle azioni da parte del Governo, con approfondimenti e integrazioni fatte dal Parlamento (devo dire, però, in particolare dalla Camera, perché noi qui ora stiamo solamente ratificando). Il decreto-legge ha visto importanti aggiornamenti e ci ha visti anche collaborare con i nostri colleghi deputati, in modo da portare a casa comunque dei risultati importanti.
La profonda crisi economica è dovuta in maniera inscindibile dalla pandemia, di cui in questi giorni vediamo ancora esiti che ci fanno preoccupare: c'è un aumento dei contagi e ci sono dei ricoveri, e questo ci preoccupa moltissimo. Ma devo dire che ci preoccupano moltissimo determinate esternazione di parlamentari che ci dicono che non è necessario vaccinare le persone.
Stiamo andando controcorrente: il governo Draghi dice che ci dobbiamo vaccinare; il generale Figliuolo dice che ci dobbiamo vaccinare; ma qualcuno dice di no, è lo stesso se non ci vacciniamo tanto lo fanno gli altri. Non è così, perché dobbiamo andare tutti nella stessa direzione. Scusate ma sono in un'Aula parlamentare e questo mi sento di dirlo ai nostri cittadini che invece vanno continuamente a vaccinarsi.
I fatti di questi giorni ci fanno preoccupare, perché se torniamo indietro si riapre tutto, mentre invece stiamo facendo dei provvedimenti che cercano di aiutare le persone. Il Governo ha messo a disposizione ulteriori forme di aiuto per le categorie ancora più svantaggiate. Vi dovrei fare l'elenco di tutti i provvedimenti che sono stati valutati, ma mi riservo di dire che si tratta delle categorie veramente più svantaggiate: parlo ad esempio delle partite IVA. Chi di voi non conosce una persona con una partita IVA e che in questo periodo purtroppo ha avuto dei grossi problemi? Mi riferisco anche - l'ha anticipato il collega Lanzi, ma mi aggiungo - al reddito di emergenza: con tutte le critiche, abbiamo comunque salvato delle persone e delle famiglie che hanno sofferto tantissimo e che hanno bisogno di essere aiutate nella loro sofferenza, che non è solo economica. Infatti, quando manca un sostegno economico, spesso segue la sofferenza psichica. Su questo mi voglio soffermare, perché abbiamo lavorato molto sia sul precedente decreto-legge sostegni, sia sul decreto-legge sostegni-bis, nonché su degli ordini del giorno in cui abbiamo messo l'attenzione davvero sul bisogno psicologico delle persone.
È su questo che vorrei soffermarmi in particolar modo, sulla battaglia che abbiamo fatto come PD, con la nostra capogruppo Simona Malpezzi, che ha voluto un ordine del giorno che si è tramutato in un emendamento importante alla Camera. Abbiamo messo a disposizione dei fondi per finanziare il sostegno psicologico per i figli, gli adolescenti, le famiglie, che hanno bisogno di essere supportati in questo periodo terribili. Sono stati messi a disposizione dei fondi per assumere psicologi nel sistema sanitario nazionale, per assicurare prestazioni psicologiche, anche domiciliari, a cittadini minori e agli operatori sanitari che ne hanno bisogno, e per garantire finalmente i LEA. C'è sì bisogno di diritti civili, ma abbiamo anche bisogno di diritti sociali, e lo star bene è un diritto sociale.
La resilienza di cui tanto ci riempiamo la bocca si costruisce insieme ai professionisti che ci danno la guida per poterlo fare. Quindi, questi diritti devono essere garantiti.
Un altro pezzo importante di questo decreto sostegni-bis è l'aggiunta di ulteriori fondi per i servizi territoriali e ospedalieri di neuropsichiatria infantile: anche su questo, in epoca pre-Covid, avevamo grossi problemi, però è importante che siano state fatte piccole azioni di concretezza. Non meno importante è il supporto alle persone più fragili, come ad esempio i pazienti affetti da patologie oncologiche: anche su questo abbiamo fatto una grande battaglia, anche con mozioni, andando a rivedere quel nuovo piano oncologico, dove davvero devono esservi azioni a supporto di queste persone. Anche su questo abbiamo ottenuto qualcosa: il totale di questi emendamenti importanti sono 38 milioni. È un inizio, ma è già una concretezza.
Dove sta però la critica e di conseguenza l'auspicio e una richiesta? Questi provvedimenti hanno un termine, che è il 31 dicembre 2021; la richiesta è che si proroghi tale scadenza, fin dai prossimi provvedimenti, al fine di strutturare questi professionisti, perché i problemi di salute e benessere purtroppo non avranno una scadenza. Magari fosse una scadenza così ravvicinata, ma credo che non sarà così. Basti pensare - i colleghi lo sanno molto bene - a quello che dovremo affrontare con le perdite di lavoro che ci saranno prossimamente: mi auguro che il Governo saprà affrontare tutto questo. Finora lo abbiamo fatto con la programmazione dei licenziamenti più avanti e con le proroghe, però è un tema che dobbiamo affrontare, perché abbiamo bisogno di sostenere i nostri cittadini.
Anche i fondi della ricerca sono importanti e qui consentitemi una chiosa: i fondi della ricerca devono anche prevedere investimenti, perché se penso ai farmaci innovativi non possono essere considerati un costo, non possono essere considerati spesa corrente. Se noi pensiamo di guarire delle persone malate, perché usare farmaci innovativi significa guarire delle persone nel tempo, nel tempo dobbiamo pensare anche al ritorno derivante dalle economie che verranno fatte, perché se le persone guariscono, grazie a loro, non abbiamo bisogno di investire ulteriori fondi. Quindi, anche dal punto di vista del bilancio - mi rivolgo alla sottosegretaria del MEF - chiedo che si utilizzino anche questi metodi per considerare i fondi che mettiamo a disposizione, soprattutto per i nuovi farmaci.
Sono stati fatti altri importanti investimenti: per esempio gli sgravi fiscali per quanto riguarda la produzione di farmaci, ma anche di vaccini. Qui devo dire che la pandemia qualcosa ci ha insegnato: finalmente dobbiamo anche essere autonomi nella produzione di farmaci, in modo tale da non dover sempre correre ai ripari dagli altri Paesi.
Vi è poi un altro tema che ha visto davvero la collaborazione con i miei colleghi della Commissione sanità della Camera dei deputati, soprattutto i miei colleghi del PD: finalmente abbiamo visto, dopo tanto tempo, dopo averci provato già due o tre volte, un emendamento approvato, devo dire anche insieme ai colleghi del MoVimento 5 Stelle, perché è una battaglia che abbiamo fatto tutti insieme e lo dico per onestà intellettuale. Finalmente si riconosce il ruolo sociosanitario per i profili professionali di assistente sociale, sociologo e operatore sociosanitario. Finalmente siamo riusciti a riconoscere anche a queste persone un ruolo che era già definito dalla legge n. 3 del 2018, ma che ancora era rimasto sulla carta. Ebbene, questo emendamento, che mi ha vista partecipe con la prima firma già nei precedenti provvedimenti, non era mai riuscito purtroppo, per motivi di inammissibilità, ad arrivare a buon fine. Alla Camera ci sono riusciti e ora mi auguro che sia definitivo. Abbiamo recepito l'appello di tantissimi operatori sociosanitari, affinché questo emendamento arrivasse alla fine del suo processo. Oggi possiamo dire che siamo certi che questa cosa è avvenuta e ce ne facciamo carico.
Sulla riorganizzazione del nostro sistema sanitario, colleghi, possiamo comprare tutte le attrezzature più importanti, possiamo avere gli ospedali migliori, ma se non rafforziamo il nostro personale, i professionisti, se non diamo loro le competenze e non diamo loro anche le motivazioni per andare avanti, come il riconoscimento di questo ruolo, credo che non faremo un grande lavoro.
Io penso che la sanità abbia bisogno di strumenti, di tecnologia e soprattutto del fattore umano, che è ciò di cui ci dobbiamo occupare perché saranno loro che ci accudiranno quando ne avremo necessità. Signor Presidente, credo che il provvedimento abbia messo qualche punto basilare. Ovviamente dobbiamo lavorare affinché nei prossimi cerchiamo di mantenere queste concretezze che pian piano abbiamo messo in questo provvedimento.


Commenta... oppure


torna su

Agenda

DoLuMaMeGiVeSa
1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31

Rassegna stampa