Ieri la Commissione Ue ha presentato il rapporto annuale sullo stato di diritto, un punto di partenza imprescindibile che consentirà di valutare la sospensione dei fondi europei a tutti quei Paesi che non rispettano i valori fondanti della nostra comunità.
Il bilancio è piuttosto positivo ma, come immaginerete, i riflettori sono immediatamente precipitati su Polonia e Ungheria, due Stati in aperto conflitto con alcuni dei principi sanciti dall'Ue, quali, ad esempio, il rispetto dei diritti umani, la libertà di stampa, il pluralismo dei media e l'indipendenza della giustizia.
Si legge, infatti, che la vicepresidente della Commissione, Vera Jourova, non ha ancora dato il via libera ai piani di ripresa e resilienza nei due Paesi in questione.
L'Unione Europea non deve abbassare la guardia: vigileremo da vicino sul rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali e, quindi, sulla protezione del bilancio europeo e del Next Generation Eu.