Registrati

Privacy

Informativa ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196. La raccolta e il trattamento dei dati sono effettuati limitatamente ai fini connessi alla gestione operativa e amministrativa del servizio. I dati sono trattati con strumenti informatici e telematici e non saranno comunicati a terzi. Il titolare del trattamento è AreaDem.
* Acconsento al trattamento dei miei dati personali
Log in

 
Registrazione al sito - Login al sito

Mirabelli: Salvini sta con Orban, il suo obiettivo è affossare la legge Zan

07 Luglio 2021

Intervento di Franco Mirabelli a SkyTg24

Italia Viva ha fatto la scelta di mettere in campo alcune proposte di modifica del disegno di legge Zan. Così come ha fatto ieri il Presidente della Commissione Giustizia Ostellari.
Io voglio dire due cose, la prima riguarda la storia politica di questo disegno di legge in Senato: innanzitutto, sono 7 mesi che non riusciamo a finire la discussione in Commissione. Per tre mesi il Presidente Ostellari ha impedito la calendarizzazione della Legge Zan, dopo sono state proposte 170 audizioni, nel frattempo sono passati 7 mesi e credo, quindi, che sia legittimo pensare che l'obiettivo della Lega e di una parte del centrodestra non fosse quello di cambiare la legge Zan ma piuttosto quello di affossarla.
Questa è la prima ragione per cui siamo molto diffidenti verso la possibilità di cambiare la legge Zan, allargando la maggioranza che la sostiene.
Poi c'è una questione di merito che ieri è risultata molto evidente: questa ipotetica mediazione che ha proposto la Lega, in realtà non è una mediazione perché si è mostrato che fare una mediazione tra forze che la pensano in maniera molto diversa sulla questione dei diritti significherebbe sacrificare qualcuno. Nella proposta di Ostellari, ad esempio, i transessuali e le persone in transizione sarebbero escluse dalle tutele che la Legge Zan, per come è scritta ora, comporta. Per questo per noi non esistono proposte serie di modifica della Legge Zan che possano allargare la maggioranza: non siamo disposti a cedere o a rinunciare alla possibilità di garantire diritti a chi oggi il disegno di Legge Zan, se approvato, li garantirebbe.

Bisogna essere coerenti. Ci sono i fatti che parlano per la Lega.
I fatti sono che la Legge Zan è stata approvata a larga maggioranza alla Camera dei Deputati, mentre la Lega l'ha legittimamente contestata.
Quella legge è arrivata a novembre in Senato nella Commissione Giustizia - in cui il Presidente è un esponente della Lega - ed è stata messa, nonostante le nostre sollecitazioni, nel cassetto per 4 mesi, cosa che non capita mai con leggi già approvate in un ramo del Parlamento.
Abbiamo dovuto votare a maggioranza perché si potesse cominciare la discussione in commissione, dopo abbiamo dovuto perdere un altro mese perché il Presidente Ostellari voleva associare quel testo, già approvato alla Camera, ad altri 4 testi di materia simile e poi siamo arrivati alla proposta delle 170 audizioni.
È legittimo, quindi, pensare che l'obiettivo della Lega non sia tutelare i diritti modificando la Legge Zan e, d'altra parte, tutti gli argomenti usati dagli esponenti della Lega mistificano il testo del disegno di legge. Inoltre, la Lega ha firmato la carta dei valori di Orban che, come sappiamo, oggi è sotto accusa in Europa proprio sui diritti e sulla legge sull'omofobia.
Faccio presente che nella Legge Zan il tema dell'utero in affitto non esiste.
Faccio presente che questa legge serve a tutelare gli omosessuali, i transessuali, le donne e i disabili e non serve a limitare le opinioni di chi vuole ritenersi libero di esprimersi (e lo potrà continuare a fare perché la Costituzione lo garantisce).
Non c'è nessun reato di opinione che viene introdotto ma c'è solo scritto che se le espressioni portano concretamente a episodi di violenza e discriminazione, queste espressioni possono essere indagate.
Inoltre, faccio presente che sulla scuola ogni genitore e ogni scuola - dato che c'è l'autonomia scolastica -resteranno liberi di fare ciò che vogliono. Il testo istituisce una giornata, come ce ne sono tante, per chiedere al Paese di fare passi avanti nel rispetto delle diversità anche spiegandole: non c'è nessuna volontà di fare propaganda transgender o altro, come viene continuamente detto dalla propaganda leghista.
La Lega, quindi, non ha nessuna intenzione di approvare questo testo.

Se non stessimo parlando di diritti delle persone e di persone che vivono condizioni di difficoltà ci sarebbe da ridere di questa situazione. Basta sfogliare i giornali di un mese fa per trovare dichiarazioni di Ostellari, Pillon, Fedriga, Salvini e altri esponenti leghisti che affermano che la legge Zan non serve, va buttata via e adesso parlano delle responsabilità di Letta.
Continuano a spiegare cose assurde come che, con la legge Zan, un magistrato potrebbe perseguire persone contrarie all'utero in affitto, che è una pratica vietata dal nostro ordinamento italiano. L’utero in affitto in questo Paese è vietato, quindi, bisognerebbe smettere di usare questo argomento per fare propaganda e demagogia.
Di fronte a questo improvviso buonismo che in questi giorni vogliono seminare i leghisti per cercare di affossare il testo della Legge Zan - perché è chiaro che se oggi il testo venisse modificato e tornasse alla Camera non ci sarebbero più i tempi per approvarlo in via definitiva - Salvini ha firmato la carta dei valori insieme ad Orban.
Non ho sentito Salvini dire una parola sulla legge contro gli omosessuali in Ungheria, che è una legge vergognosa che tratta l’omosessualità come se fosse pornografia.
Salvini continua a fare propaganda sulla pelle delle persone che hanno problemi seri e l’unico obiettivo che ha è quello di non approvare la legge Zan e cercare se è possibile di mettere in discussione anche la Legge Mancino ed è alleato con i partiti che in Ungheria e Polonia stanno facendo tanto contro gli omosessuali.

Video dell’intervento» 

Bisogna avere la consapevolezza di esserci assunti una responsabilità nei confronti del Paese, nel momento in cui abbiamo sostenuto il Governo Draghi insieme tra avversari. Sappiamo che quella responsabilità si esercita facendo anche le riforme della Giustizia, che sono necessarie per avere il Recovery Fund, perché senza di essere l’Europa non darà i soldi. Ci sono, quindi, i temi delle riforme del processo civile e penale che stanno avanzando; si stanno cercando mediazioni, rinunciando ognuno a qualcosa.
Anche sulla riforma fiscale si è trovata una soluzione e un testo comune di cui noi siamo contenti perché c’è quella progressività che cercavamo, i tagli delle tasse sul ceto medio, sui giovani e sulle donne e su chi fa impresa in modo sostenibile, aiutando complessivamente il mondo del lavoro.
Ci sono, dunque, cose che si stanno facendo e che dimostrano che su alcuni terreni, dove ci siamo assunti la responsabilità di lavorare assieme, lo si sta facendo e si possono ottenere dei risultati.
Il disegno di legge Zan, già approvato alla Camera dei Deputati, è materia parlamentare e come tale dobbiamo continuare a svilupparla e portarla avanti.
I referendum sulla Giustizia sono una scelta che ha fatto la Lega che potrebbe - spero di no - ributtare il dibattito sulla riforma del processo penale all’indietro, sui vecchi temi, sulle vecchie polemiche mentre invece mi pare che il Ministro Cartabia stia facendo un ottimo lavoro per mettere in campo una riforma del processo penale che risolve con buon senso e nel migliore dei modi i due problemi che abbiamo, quello di creare una giustizia giusta e una giustizia veloce.

Video dell’intervento» 


Mirabelli: Proposte di Italia Viva irricevibili, non si gioca sulla pelle delle persone - Intervista di Repubblica»

Mirabelli: Approvare il testo della legge Zan così com'è»

Mirabelli: Vogliamo approvare la legge Zan in questa Legislatura»

Ddl Zan, cosa accade in Parlamento. Il punto politico con Franco Mirabelli a Radio Immagina»

Mirabelli: Il Pd non cede e tira diritto sulla Legge Zan - Intervista di QN»


Commenta... oppure


torna su

Agenda

DoLuMaMeGiVeSa
1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31

Rassegna stampa