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Mirabelli: Dobbiamo continuare a porci il tema della crisi dei corpi intermedi

25 Giugno 2021

Intervento al Webinar di AreaDem "Partito di prossimità, tra rete e territorio"

Ilvo Diamanti e Isabella Borrelli credo che abbiano dato stimoli importanti alla nostra discussione e hanno posto l’accento su questioni importanti e anche inedite.
La rappresentazione che ha dato Diamanti, e soprattutto la dottoressa Borrelli, dell’attenzione dei giovani alla politica e alla partecipazione, credo che comporti una riflessione molto importante che dobbiamo fare e su cui forse il PD può sentirsi meno depresso rispetto a quanto ci sentiamo solitamente rispetto ad altre vicende.
Do per scontata l’irruzione della rete e della comunicazione digitale nella politica.
Do per scontato un salto di qualità che c’è stato durante la pandemia e il lockdown.
Ci troviamo, anche nella discussione di oggi, sempre con lo stesso tema irrisolto, che è quello su cui abbiamo costruito il PD, cioè l’idea di come la politica e come un partito possano rispondere alla crisi di rappresentanza e alla crisi democratica che vive questo Paese nel momento in cui il rapporto tra i cittadini e la politica e i cittadini e le istituzioni era e continua a essere, anche con caratteristiche diverse, sempre più complicato.
Non dimentichiamoci, però, che anche noi, in questi anni, abbiamo dato risposte diverse e che si sono rivelate inefficaci.
La risposta populista, di assecondare gli umori delle persone, è stata una risposta su cui ha lucrato molto la destra ma non possiamo nasconderci che, ad esempio su molte vicende che riguardano i costi della politica, abbiamo assecondato questa spinta populista per una lunga fase.
Un’altra risposta è stata quella del leader forte che diventa il riferimento per i cittadini e che risolve da solo i problemi dei cittadini. Lo ha fatto Salvini ma non nascondiamoci che Renzi ha cercato di fare la stessa cosa, la disintermediazione, il rapporto diretto con i cittadini.
Poi c’è la risposta che hanno dato i Cinque Stelle con la democrazia diretta e l’illusione che la rete potesse consentire ai cittadini di partecipare direttamente senza nessuna rappresentanza e nessuna intermediazione ai processi politici.
Queste risposte sono tutte fallite.
Io penso, quindi, che il tema vero della proposta del Segretario Letta con le Agorà sia questo.
Ci sono ancora molti passaggi da definire, poi si farà la sintesi, si dovrà chiarire che tipo di rapporto ci dovrà essere tra iscritti e non iscritti ma in questo vedo per la prima volta, per una forza e una comunità politica importante come siamo noi, l’opportunità e il tentativo di innovare la democrazia rappresentativa, dando la possibilità e provando a costruire canali, utilizzando la rete, che non facciano saltare i principi della rappresentanza, dei gruppi dirigenti e delle sedi decisionali ma che allo stesso tempo mettano a disposizione canali che consentano alle persone di eleggere i propri rappresentanti ma anche periodicamente di entrare nel merito delle questioni e dare il proprio contributo.
Penso che questo possa e debba essere il filone di ricerca vero che dobbiamo costruire con le Agorà, la vera innovazione se ce la facciamo.
Non è comunque la soluzione a tutto; restano problemi seri.
Credo che uno dei temi che dovremo affrontare, valutando la proposta delle Agorà, sia il fatto che comunque noi avremo bisogno di capire cosa diventa la politica in questo Paese, come sta in relazione con i corpi intermedi e il mondo associativo.
Le Agorà mi pare che siano opportunità per i singoli ma noi, dopo l’idea della disintermediazione, penso che il tema della crisi dei corpi intermedi, dei sindacati e dei mondi associativi e il loro rapporto con la rappresentanza politica dobbiamo continuare a porcelo.
Dentro a questo percorso dobbiamo riuscire a cogliere le occasioni e le potenzialità per una generazione di diventare protagonista nella costruzione di un progetto per il Paese.
Penso, infatti, che dentro a questa discussione il tema identitario dobbiamo cominciare a metterlo da parte: il tema non è l’identità ma un partito con un sistema di valori che però deve costruire un progetto politico per il Paese e, su questo, credo che sia importante avere uno strumento per allargare la partecipazione.


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