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Green pass Covid-19: i vantaggi dei passaporti di immunità - di Nicola Corea

10 Giugno 2021



I passaporti vaccinali che attestano l'immunità o la negatività al Covid-19 servono per rilanciare viaggi ed attività economiche.

Il pass che permette di muoversi tra i Paesi dell'Unione europea, dovrebbe arrivare dal 1° luglio. Il 15 giugno, invece, il certificato italiano sarà disponibile anche sulle app Immuni e IO. Nelle scorse settimane il Cts ha esteso fino a nove mesi la validità del Green pass nazionale per chi ha terminato il ciclo di vaccinazione e ha dato la possibilità di richiederlo anche a chi ha effettuato una sola dose.

I certificati verdi digitali che dimostrino l'avvenuta vaccinazione, una recente guarigione o la negatività al tampone permetteranno a una parte della popolazione europea di riprendere a viaggiare liberamente all'interno della UE.

Una serie di studi comportamentali operata da un gruppo di psicologi, quasi tutti membri dello Scientific Pandemic Insights Group on Behaviours, il panel di esperti che consiglia il governo britannico sugli aspetti comportamentali legati alla pandemia, confermano i vantaggi dei green pass. Gli esperti osservano che permettere alle persone di tornare a incontrarsi, lavorare in presenza, spostarsi, frequentare luoghi pubblici e accudire i propri cari, porterà indubbi benefici sociali, emotivi ed economici. Inoltre, mantenere eccessive restrizioni sui comportamenti di persone che pongono un rischio ridotto per la salute pubblica, potrebbe essere considerato poco etico. Senza contare che, in alcune circostanze, i green pass di immunità al Covid potrebbero spingere chi ancora è riluttante, a farsi vaccinare.

Il Green Pass europeo, o EU Digital Covid Certificate (Certificato Digitale Covid dell'Unione Europea), verrà rilasciato con gli stessi principi della Certificazione Verde COVID-19, ma sarà valido in tutti i Paesi dell'Unione Europea più la Norvegia, l'Islanda, la Svizzera, e il Liechtenstein. Esso certificherà che una persona è stata vaccinata contro il COVID-19, o in alternativa sottoposta a un recente test anti-COVID-19 risultato negativo, oppure guarita dal COVID-19.

Tale certificazione entrerà in vigore dal prossimo 1 luglio; ma già dall'1 giugno è possibile per i Paesi membri adottarla su base volontaria.

Nel frattempo, le restrizioni in ingresso nei Paesi dell'Unione Europea rimangono estremamente variegate e mutevoli. E', quindi, utile aggiornarsi ed informarsi sempre in tempo, prima di partire, circa le misure di restrizione dei Paesi in cui si vuole andare, sia che si sia fatto o no il vaccino. Per l'Unione Europea, il portale www.reopen.europa.eu è una fonte aggiornata ed istituzionale di informazioni sulle misure in vigore nei Paesi membri.

Per informazioni aggiornate sulle restrizioni in vigore in Paesi extra-europei, invece, si può fare riferimento al portale Viaggiare Sicuri, curato del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.


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