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Roma, dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù la formazione a distanza per il personale sanitario in Libia

02 Giugno 2021

Il progetto, in collaborazione con l’Oms, ha coinvolto 156 infermieri collegati da 8 strutture diverse







Roma, dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù la formazione a distanza per il personale sanitario in Libia

Sono oltre 150 gli infermieri libici, collegati da 8 ospedali, che partecipano al primo progetto di formazione a distanza, in arabo, realizzato dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’iniziativa è stata presentata oggi, a Roma: l’obiettivo è realizzare una piattaforma multilingue per l’aggiornamento professionale del personale sanitario nei Paesi in via di sviluppo.

Il progetto con la Libia era nato, in origine, all’inizio dello scorso anno con l’obiettivo di promuovere e sostenere l’aggiornamento professionale del personale sanitario del Paese, soprattutto in ambito pediatrico di cui il Bambino Gesù è specializzato. L’accordo prevedeva l’arrivo di medici e infermieri di due ospedali pediatrici di Tripoli e Bengasi al Bambino Gesù per periodi da 3 a 6 mesi: lo scoppio della pandemia nel marzo del 2020 ha reso di fatto impossibile avviare il progetto in presenza.

Da qui è nata l’idea di organizzare della piattaforma e ampliare il progetto. Da poche settimane è partito il primo corso che ha coinvolto 156 infermieri di 8 ospedali del Paese nordafricano. Oltre al Tripoli Children’s Hospital e al Benghazi Children’s Hospital, partecipano alla formazione a distanza il Sabha Medical Center (il principale presidio ospedaliero di tutta la parte sud della Libia), gli ospedali di Sirte e Misurata nella regione della Tripolitania e i centri ospedalieri della Cirenaica di Derna, Al Bayda e Tobrouk, tutti nella parte nord del Paese.

Le lingue disponibili sono cinque (italiano, inglese, arabo, francese e spagnolo) r i corsi caricati sulla piattaforma possono essere facilmente replicati, offrendoli ai paesi che presentano le stesse esigenze formative. Terapia intensiva, neonatologia, ematologia, cardiologia e cardiochirurgia sono le specialità individuate per prime per l’attività di aggiornamento professionale.

Da sinistra: Elizabeth Hoff, direttrice OMS Libia; Maria Grazia Salviati, cda Bambino Gesù; Mariella Enoc, presidente Bambino Gesù; Marina Sereni, vice ministra Esteri

Da sinistra: Elizabeth Hoff, direttrice OMS Libia; Maria Grazia Salviati, cda Bambino Gesù; Mariella Enoc, presidente Bambino Gesù; Marina Sereni, vice ministra Esteri

A queste si aggiungono ora onco-ematologia, medicina palliativa e supporto psicosociale. Appena la situazione sanitaria lo consentirà, è prevista la formazione anche in presenza, al Bambino Gesù di Roma, per alcuni degli operatori sanitari coinvolti nel progetto. «Questa collaborazione triennale – ha affermato la direttrice dell’Ufficio OMS Libia Elizabeth Hoff - è stata importante per sostenere e rinforzare la categoria professionale degli infermieri e i servizi sanitari pediatrici. Il progetto è il seguito di una fruttuosa collaborazione con il Bambino Gesù in Siria. Siamo felici che gli specialisti di fama internazionale del Bambino Gesù si siano nuovamente offerti di intervenire nella formazione di medici e infermieri in Libia. Siamo profondamente grati a questo Ospedale per la generosità e l’impegno che sta dimostrando».

«Sono grata – ha dichiarato la vice ministra degli Affari Esteri, Marina Sereni - alla Presidente Enoc, alla dirigenza sanitaria e a tutto il personale medico e sanitario del Bambino Gesù, un’eccellenza assoluta nel settore delle cure specialistiche pediatriche, per questa iniziativa. Si tratta di un progetto davvero notevole, che assicura un aiuto concreto e fattivo a un Paese che sta faticosamente uscendo da una crisi decennale. La Farnesina, già nel 2019, ha avviato una collaborazione con questo Ospedale per un programma di emergenza umanitaria, che prevede la cura specialistica di 14 pazienti pediatrici affetti da patologie onco-ematologiche provenienti da Bengasi. Lo scorso 4 maggio ho firmato una delibera che consente l’ulteriore rafforzamento di tale programma, prevedendo la presa in cura di ulteriori 25 pazienti libici. Il supporto al settore pediatrico libico ha la capacità di agire direttamente sul terreno. Per questo, ho autorizzato anche un’iniziativa della Cooperazione Italiana che mira a rafforzare i servizi pediatrici degli ospedali di Tripoli, Bengasi, Sebha e Kufra, attraverso attività di formazione e di fornitura di materiale ed attrezzature sanitarie».

«Il progetto che stiamo condividendo con l’Organizzazione Mondiale della Sanità in Libia – ha concluso la presidente del Bambino Gesù, Mariella Enoc - risponde a uno dei principali obiettivi del nostro ospedale cioè la condivisione della conoscenza acquisita nel campo clinico e della ricerca. L’utilizzo della piattaforma Medtraining e della tecnologia per la formazione a distanza ci aiuta a perseguire questo obiettivo con maggiore efficacia e rapidità. Ci auguriamo che il progetto possa essere ampliato ed essere d’aiuto a tanti bambini che hanno bisogno di cure specialistiche».


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