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PNRR: opportunità e sfida di cambiamento - dal blog di Marina Sereni

30 Aprile 2021

  

Dopo un confronto con le forze politiche della maggioranza, con le forze sociali e imprenditoriali, con il Parlamento, con le Regioni e le Autonomie Locali, il Governo Draghi oggi invia il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza a Bruxelles, rispettando i tempi così da poter richiedere entro l’estate una prima tranche di finanziamenti.

Prima considerazione politica: mentre qualcuno si trastulla a polemizzare sul coprifuoco, o ancora più incomprensibilmente a presentare mozioni di sfiducia contro il Ministro della Salute, per fortuna il Governo lavora e ottiene un importantissimo risultato. Ora dobbiamo lavorare per una rapida approvazione del Piano da parte delle Istituzioni europee.

Seconda considerazione politica: il PNRR nella sua versione definitiva è in larga continuità con la stesura fatta dal precedente Governo, per le sei Missioni attorno alle quali si organizza (digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per una mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione; salute) così come per le tre priorità orizzontali che intende affrontare (disuguaglianze di genere; inclusione dei giovani; divari territoriali).

In questo quadro è stato evidente e importante il contributo che come Pd abbiamo dato sin dall’inizio per qualificare al massimo il PNRR, in particolar modo su alcuni punti – il superbonus e i progetti per la transizione ecologica, le risorse per il welfare e per la cultura – e per ottenere una clausola trasversale a tutte le misure per le imprese a favore delle donne e dei giovani.

 

Ci sono certo anche delle novità e due in particolare meritano di essere citate. La prima riguarda l’ammontare delle risorse. Alla notevole somma di oltre 200 miliardi di Euro derivanti da Next Generation EU si aggiungono più di 30 miliardi di risorse nazionali per costituire un Fondo dedicato ad iniziative che, pur ricadendo dentro le stesse missioni e priorità del PNRR, hanno tempi più lunghi di realizzazione. La seconda novità riguarda il capitolo delle riforme che nella versione definitiva sono meglio indicate e specificate: Pubblica Amministrazione, Giustizia, Semplificazione, Concorrenza.

 

E qui arriviamo alla considerazione politica più importante: la grande opportunità del PNRR è al tempo stesso una grande sfida di cambiamento. Per la prima volta dal dopoguerra abbiamo risorse ingenti da spendere per crescere nel segno della sostenibilità, per combattere le disuguaglianze, per modernizzare il Paese. Ma il successo dipenderà dalla capacità di spendere bene e nei tempi dovuti questi fondi, dalla serietà di tutti gli attori coinvolti nell’attuazione. Non è un mistero che l’Italia non sia sempre stata affidabile su questo terreno. Dobbiamo impegnare tutte le somme a disposizione entro il 2023 e spenderle entro il 2026. Pena la perdita dei fondi (e un più che prevedibile ritorno indietro dell’Europa sul piano della solidarietà e della condivisione). Non si tratta tanto di definire procedure straordinarie per utilizzare queste risorse. Si tratta di impostare riforme che possano rompere quei “colli di bottiglia” che da decenni comprimono la possibilità di crescita del nostro Paese.

Draghi ha speso il suo prestigio verso le istituzioni europee ma non potrà essere lui da solo a vincere questa sfida. Ecco, la conclusione politica: ha fatto bene Enrico Letta a stigmatizzare alcuni atteggiamenti del leader della Lega di queste settimane. Se si sta al governo si condividono oneri e onori, si gestiscono le risorse ma ci si fa anche carico di passaggi che possono rivelarsi complessi. Questo vale in primo luogo per i partiti e le forze che siedono in Parlamento e che hanno scelto di sostenere, da avversari, questo governo di eccezionalità. Ma vale anche per i Presidenti di Regione, per i Sindaci, e perfino per le forze economiche e sociali. La pandemia ha distrutto tanta ricchezza e tanti posti di lavoro, la crisi è profonda e interi settori dovranno essere completamente ripensati e riorganizzati. Ma c’è anche chi si è arricchito, chi dalla crisi ha potuto riprendersi e addirittura migliorare le sue possibilità. Ora è il momento di ricostruire e di dimostrare quella coesione nazionale, quel senso di responsabilità ai quali sempre ci richiama il Presidente della Repubblica.

 

30 aprile 2021

 

 

Anche queste ultime due settimane sono state particolarmente dense di impegni istituzionali e politici. Provo a ricapitolare qui i più significativi.


Ho presieduto per la prima volta il Comitato Congiunto, l’organo decisionale della Cooperazione Italiana allo Sviluppo, e ho partecipato alla Riunione informale dei Ministri per lo Sviluppo dell’UE - CAE Sviluppo - sull’architettura finanziaria europea.


Molto importante e produttiva la videocall con la collega spagnolaSottosegretaria di Stato Cristina Gallach sul processo di pace in Medio Oriente – in merito al quale Italia e Spagna hanno promosso un’iniziativa congiunta per rilanciare l’azione dell’UE – e su tutti i principali dossier nella regione Mediterranea.


Abbiamo ospitato alla Farnesina la Seconda edizione della Conferenza tematica sullo stato di attuazione dell’Obiettivo di Sviluppo n.16 (SDG16) su “Pace, Giustizia ed Istituzioni forti dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”, cui ho partecipato aprendo i lavori insieme alla Direttrice dell’IDLO Jan Beagle e Volkan Bozkir, Presidente dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Munir Akram, Presidente del Consiglio economico delle Nazioni Unite, António Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite, Liu Zhenmin, Sottosegretario generale per gli affari economici e sociali, Nazioni Unite.


In preparazione del Vertice sui sistemi alimentari (Food System Summit), e del pre-Summit che l’Italia ospiterà a luglio, nell’ambito del Dialogo Nazionale con tutti gli attori della filiera, ho aperto la Videoconferenza “La cultura del cibo in un sistema alimentare sostenibile”, cui è intervenuto come keynote speaker il Prof. Jeaffrey Sachs

Il 21 aprile ho avuto una bella conversazione con una delegazione di giovani ambasciatori di ONE Campaign, quest’anno concentrata sulla equa distribuzione dei vaccini conrtro il Covid19.

 

Infine:

 

Media


In occasione della 51° Giornata della Terra, il 22 Aprile, ho partecipato alla seconda edizione del programma televisivo #OnePeopleOnePlanet – maratona multimediale, nel panel dedicato al Patto Educativo Globale.

 

Ho rilasciato un'intervista all'agenzia di stampa Dire.


Parlamento


Mercoledì 20 aprile 2021, sono intervenuta in Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera dei deputati - Esame del Documento di economia e finanza 2021.


Venerdì 23 aprile 2021, Aula, Camera dei deputati, ho risposto all'interpellanza urgente Lucaselli n. 2-01179iniziative di competenza in relazione alla decisione del Giappone di rilasciare nell'Oceano Pacifico l'acqua contaminata della centrale nucleare di Fukushima.


Incontri Pubblici


Assemblea Grande dell’Educazione Civica nell’ambito della Settimana Civica “ Non siamo solo abitanti. Noi come cittadini. Noi come popolo” in memoria di Luca Attanasio, cittadino esemplare.

 

Incontro in videoconferenza "Il ruolo strategico dell'Italia nel G20 e nella geopolitica del mediterraneo" promosso dai Giovani Democratici Lombardia.

 

Incontro in videoconferenza “Comunità e territori: Democrazia partecipativa 2.0” promosso da Civici per l'Umbria. 

 

Incontro in videoconferenza “Dalla nostra storia al nostro futuro, assieme a Letta” promosso dal Circolo PD di Paciano (PG).


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