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Cooperazione: Sereni, educare alla cittadinanza globale

19 Aprile 2021

L'esempio di Attanasio fa pensare alla 'diplomazia generativa'

Unhcr: incontro Sereni-Grandi, al centro Tigre' e migrazioni

"L'educazione civica oggi ha una dimensione non solo locale e nazionale ma globale e per questo nel giugno scorso il Comitato Interministeriale per la Cooperazione allo Sviluppo ha approvato la Strategia nazionale di educazione alla cittadinanza globale, un'educazione che offra gli strumenti per aumentare la consapevolezza della nostra interdipendenza e dei meccanismi, spesso ingiusti, alla base del sistema internazionale e per spingere ognuno ad un ruolo attivo per costruire un mondo piu' equo e inclusivo". Lo ha detto la Vice Ministra degli Esteri Marina Sereni intervenendo all'Assemblea della Settimana Civica, l'evento promosso dalla Rete delle Scuole per la Pace, che quest'anno e' dedicata a Luca Attanasio, il diplomatico italiano ucciso nella Repubblica Democratica del Congo. "Cosa significhi un mondo interdipendente - ha proseguito - lo si e' drammaticamente visto nell'ultimo anno con COVID-19. Esistono beni pubblici globali che possono essere difesi solo se sono per tutti, la salute e' uno di questi. Non si puo' essere sani in un mondo malato, ha detto papa Francesco. Non torneremo sani se non ci preoccupiamo che i vaccini arrivino anche nei Paesi piu' poveri o che questi possano disporre di acqua, cibo e un sistema sanitario che impediscano la diffusione di malattie che non conoscono confini. Cosi' come non conoscono confini il cambiamento climatico, il sottosviluppo e le guerre, che non sono piu' regionali e creano conseguenze, pensiamo alle migrazioni, su scala molto piu' ampia. Possono sembrare fenomeni lontani ma poi scopriamo che sono molto vicini e dobbiamo occuparcene". "Cosa si puo' fare concretamente? - si chiede Sereni - C'e' certamente il volontariato, ma c'e' anche chi sceglie la cooperazione internazionale e la diplomazia. Luca Attanasio e' stato un giovane che ha scelto la strada diplomatica per poter non solo servire il proprio Paese ma anche per fare della cittadinanza globale la propria missione". Il suo esempio, "ci fa pensare - ha concluso Sereni - ad una 'diplomazia generativa' fondata sull'ascolto e sull'azione per l'umanita' in difficolta' e per la pace".




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