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''L'Italia ha posto al centro della presidenza del G20 un maggiore coordinamento multilaterale, forti azioni politiche per una ripresa verde e sostenibile e un continuo sostegno ai più vulnerabili, secondo le 'tre P': Persone, Pianeta e Prosperità, con la Salute come questione trasversale''. Lo ha dichiarato la Vice Ministra degli Esteri, Marina Sereni, nel suo intervento all'evento annuale "Financing for Development", organizzato dal Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC). Al centro del dibattito dell'evento la ripresa dalla crisi causata dal Covid-19. A qualche mese dalla Presidenza italiana del G20, Sereni ha elencato alcuni obiettivi ''che - ha detto - guideranno le nostre azioni''. Innanzitutto il superamento della pandemia ''condizione preliminare per una ripresa stabile e duratura. Il nostro primo compito - ha spiegato - deve chiaramente essere fermare il virus garantendo che diagnostica, terapie e vaccini siano disponibili il più ampiamente possibile''. ''Il Global Health Summit, co-ospitato da Italia e Commissione Europea il 21 maggio, sarà l'occasione - ha proseguito - per promuovere il dibattito sulla preparazione alle pandemie e per rilanciare lo spirito di sforzo collettivo che ha dato il via all'ACT-Accelerator, esempio virtuoso di ciò che la comunità internazionale può fare insieme di fronte a una minaccia globale urgente''. Inoltre, ha sottolineato Sereni ''la Presidenza italiana del G20 è desiderosa di individuare meccanismi di finanziamento innovativi per affrontare il cambiamento climatico''. Secondo Sereni '' Il settore privato dovrebbe anche essere un motore attivo per realizzare una vera e propria transizione verso un'economia verde''. Infine è necessario, secondo la vice ministra scongiurare il rischio che molti paesi a basso reddito si trovino ad affrontare la minaccia di una debole ripresa e una battuta d'arresto nel loro percorso di sviluppo. Dobbiamo tutti concentrarci Secondo gli ultimi dati del Fmi, i paesi a basso reddito avranno bisogno di circa 200 miliardi di dollari fino al 2025 per intensificare le loro attività di gettare le basi per "recuperare meglio".