"L'Italia auspica che entro il semestre di presidenza portoghese UE venga riconosciuto alla Bosnia-Erzegovina lo status di Paese "candidato" fatto che rappresenterebbe un significativo passi in avanti nel suo percorso di integrazione europea". Lo ha detto il presidente della Commissione Esteri della Camera, Piero Fassino, introducendo l'incontro bilaterale con il suo omologo della Camera dei rappresentanti di Bosnia ed Erzegovina, Safet Softi?. "Si tratta di un obiettivo ambizioso - prosegue Fassino - ma è alla portata della Bosnia, a condizione che tutte le forze politiche nel Paese lavorino in modo unito per il suo raggiungimento e si avanzi nel programma di riforme raccomandate dall'Unione europea". "L'Italia - rimarca Fassino - da sempre è un grande sostenitore dell'integrazione europea del Balcani occidentali. Sono già passati 18 anni dal Consiglio europeo di Salonicco che lanciò la strategia di integrazione della regione balcanica. Una continua dilazione dei tempi - conclude Fassino - rischia di frustrare le aspettative di una popolazione che vede nell'integrazione europea un obiettivo di stabilità, sviluppo e sicurezza". A conclusione dell'incontro, il presidente Safet Softi? ha accolto l'invito a partecipare il 26 aprile prossimo alla Conferenza dei presidenti delle Commissioni esteri dei Balcani occidentali promossa dalla Commissione Affari esteri della Camera dei deputati.