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Libro, Franceschini: stiamo lavorando a legge di sistema per sostegno filiera

26 Febbraio 2021

Intervento del ministro alla Scuola dei librai organizzata da Ali Confcommercio



“Col nuovo governo sto riprendendo l’idea di una legge per il libro. Come c’è una legge per il cinema che aiuta tutta la filiera, così vorrei un innesto sulle norme per la lettura appena approvate dal Parlamento immaginando una legge sul libro complessiva che aiuti tutta la filiera: il libraio, i giovani autori, i traduttori, gli editori, i piccoli editori. Ci lavoriamo. Speriamo che la legislatura ci dia il tempo di approvarla, ma è un impegno”. Lo ha detto il ministro della Cultura Dario Franceschini intervenendo alla giornata conclusiva del 14esimo corso Scuola dei librai organizzato da Ali Confcommercio, l’Associazione dei librai italiani che aderiscono a Confcommercio. Parlando di lettura, il ministro ha ricordato che i dati sul libro relativi al periodo pandemico “inducono qualche ottimismo. E’ cambiato qualcosa con questo incremento della lettura - si è chiesto Franceschini -? Tornerà tutto come prima? O le persone hanno scoperto una dimensione nuova? Non lo possiamo sapere, ma c’è uno spazio su cui investire in termini di promozione della lettura, di sostegno, perché dobbiamo recuperare questo ritardo rispetto agli altri paesi sul numero di lettori e c’è un grando spazio per lavorare e crescere”.

In questo periodo, in ogni caso, si è capito “il valore sociale delle librerie e su questo ho lavorato. L’apertura anticipata nel primo lockdown delle librerie e lasciarle aperte nel secondo, ha rappresentato un'indicazione positiva che è stata apprezzata molto anche all'estero. Si tratta di un segnale importante: le librerie hanno un valore rispetto alla comunità in cui sono che va ben oltre l’aspetto commerciale. Dall’esperienza personale, ho imparato quanto una librerie in una città o in un quartiere periferico sia un elemento di vitalità”. Dopo aver elencato le misure di sostegno messe in atto in questi mesi, Franceschini ha ricordato in particolare la norma che prevede che le biblioteche debbano acquistare i libri in librerie del territorio. “Sarà rifinanziata? Ci sto lavorando, vorrei che diventasse una norma a regime”, ha anticipato il capo del Collegio Romano. Infine un riferimento al Centro per il libro e la lettura (Cepell) e al piano di promozione della lettura nel nostro Paese. Il Cepell, ha ricordato il ministro, “ha avuto un presidente transitorio - Diego Marani - che ora è andato a dirigere l’Istituto italiano di cultura di Parigi, poi ho nominato Marino Sinibaldi che nei prossimi mesi andrà in pensione dalla Rai e avrà sicuramente più tempo per dedicarsi a questo impegno”, ha concluso Franceschini


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