Credo che oggi il compito del PD sia di dare una mano al Paese e sostenere il Governo Draghi.
È chiaro che la maggioranza larga che sostiene l’Esecutivo ha già cambiato e cambierà la politica italiana e il PD deve saper interpretare la nuova fase e rafforzare il proprio profilo, valorizzando di più le nostre idee e le nostre proposte. Dobbiamo riuscire a far vivere un progetto che parli a tutta la società italiana.
Questa è la vocazione maggioritaria che non deve essere confusa con l’autosufficienza.
L’errore di confondere vocazione maggioritaria con l’autoisolamento l’abbiamo già fatto e ci ha consegnato il risultato elettorale del 2018 e l’attuale posizione di quarta forza parlamentare.
Francamente non ho nostalgia della “splendida solitudine” che fino all’agosto del 2019 ci aveva condannato all’irrilevanza e, in Parlamento, a ridurci ad agitare i cartelli nelle Aule parlamentari.
Oggi il PD conta in questo Governo ed è stata importante per il Paese, per il suo ancoraggio in Europa, aver scelto di allearsi al Governo con LEU e 5stelle.
È giusto ripartire da qui se vogliamo costruire un campo democratico che sia ancora più largo.
Continuo a pensare che non ci siano strade diverse dentro e fuori dal Parlamento, se non quella della solitudine magari nobile e orgogliosa ma che riduce la possibilità di contare e di costruire le condizioni per competere con il centrodestra.
Intervento all’assemblea del Circolo PD di Trezzano sul Naviglio e del Sud Ovest milanese (video).
La Direzione Nazionale del PD ha votato all’unanimità la relazione del Segretario Zingaretti in cui si decide di sostenere il Governo Draghi.
Queste settimane sono state difficili, con una crisi di Governo totalmente incomprensibile e dannosa, in una fase in cui probabilmente i cittadini avrebbero preferito vedere una politica che si occupasse dei problemi e delle emergenze anziché fare teatrini o, come ha spiegato Renzi a tutti i giornali internazionali, di lavorare nei corridoi per far cadere un Governo.
Noi, in tutta questa fase abbiamo contato sulla forza dell’unità del PD e abbiamo condotto unitariamente una battaglia politica, guardando all’interesse del Paese.
Si è aperta una crisi, totalmente incomprensibile.
Adesso c’è una parte che ci dà sempre lezioni che sta spiegando che la crisi del Governo Conte Bis sarebbe il fallimento del PD, perché aveva difeso quell’esperienza (a mio avviso giustamente) e cercato di rilanciarla. La realtà è che fino ad agosto del 2019, a causa del risultato elettorale drammatico del 2018, eravamo una forza che in Parlamento al massimo poteva discutere se era opportuno sventolare i cartelli e cosa scriverci sopra. Oggi, invece, siamo una forza che è stata determinante in un Governo che ha riportato l’Italia in Europa, che ha conquistato il Recovery Fund, che ha aiutato a compiersi un’evoluzione positiva di M5S, che ha cambiato i Decreti Salvini, che ha gestito una crisi drammatica e inedita come quella pandemica. Sicuramente sono anche stati fatti errori ma la situazione è questa.
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