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“Lo dico da tempo e su questo ho presentato diverse interrogazioni alla Commissione europea: sui vaccini non possiamo aspettare troppo senza intervenire per aumentare la quantità di dosi di vaccini e attivare nuovi siti produttivi. Abbiamo una grande responsabilità pubblica e non possiamo dipendere solo dalla capacità produttiva delle singole aziende, per questo chiedo che si faccia una rigorosa programmazione, se serve, si prenda in considerazione la possibilità di ricorrere alle cosiddette "licenze obbligatorie", cioè la possibilità di produrre vaccini anche per aziende che non detengono la proprietà del brevetto, che rimane valida, dietro il pagamento di "royalties”. Lo ha spiegato l'eurodeputata Patrizia Toia, intervenendo a Radio Immagina.“Da parte della Commissione europea – ha aggiunto – c'è stata una sottovalutazione di questo aspetto , come ha anche ammesso la presidente Von der Leyen”. Per Toia, vicepresidente della commissione Industria, Ricerca ed Energia, le eventuali licenze obbligatorie non risolverebbero comunque il problema della mancanza di attrezzature e infrastrutture farmaceutiche e “per questo – ha detto – l'Italia si deve impegnare a fare una seria politica industriale aumentando le filiere di produzione della sanità e della farmaceutica. Anche se ci vorranno parecchi mesi 6-7 mesi, l'operazione va comunque fatta, perché forse avremo bisogno di vaccini ben oltre i 6-7 mesi , soprattutto se ci sarà bisogno di una seconda vaccinazione o se le varianti del virus imponessero altre esigenze”.