La Giornata mondiale del malato, quest'anno più che mai, ci invita a prenderci cura delle persone più fragili, quelle più sole, con cui instaurare una relazione di vicinanza, non solamente fisica.
Ci porta a riflettere sui temi legati alla salute, che è innanzitutto un diritto che va garantito a tutte e tutti, anche a chi non se lo può permettere. Per questo il settore pubblico e quello privato devono collaborare, per migliorare l'efficienza del sistema sanitario - anche e soprattutto attraverso l’utilizzo di tecnologie digitali innovative - e assicurare che ciascuno abbia accesso alle cure.
Una società può dirsi umana nella misura in cui sa prendersi cura di chi è più in difficoltà: grazie a chi, come medici, infermieri e tutto il personale sanitario e quello ausiliario, sono stati e sono tuttora in prima linea per salvare vite umane e contrastare la diffusione dell'epidemia.